Il caso

Inchiesta tangenti, «La Regione Puglia parte civile, ma non contro Sannicandro. Perché?»

Michele Emiliano
La richiesta del deputato di Fratelli d'Italia Dario Iaia
scrivi un commento 143

«Non sono stati sufficienti gli arresti, le inchieste, le dimissioni in Puglia per porre fine alla mancanza di trasparenza che caratterizza il governo della Puglia a guida Pd e Michele Emiliano. E’ di oggi la notizia che la Regione Puglia si sarebbe costituita parte civile nel processo penale per corruzione su appalti relativi a lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico per tutti i capi di imputazione, fatta eccezione per quelli che riguardano Elio Sannicandro, ex direttore generale di Asset, commissario per il dissesto idrogeologico ed ex direttore del Comitato per i Giochi del Mediterraneo».

Così l’onorevole Dario Iaia, deputato di Fratelli d’Italia.

«Sannicandro è accusato – spiega il deputato ionico – di aver ricevuto tangenti in cambio di appalti da un imprenditore della provincia di Foggia. Emiliano, in qualità di presidente della Regione Puglia, ha il dovere di spiegare quali siano le ragioni politiche e giuridiche che sono alla base di questa decisione assunta a tutela di un suo fedelissimo. Perché la Regione Puglia ha deciso di costituirsi parte civile nei confronti di alcuni e non di altri. Quale il discrimine? Far finta di operare per la legalità con qualche nome di facciata non basta. Occorre dimostrare il rispetto della legge e della giustizia con i fatti. E questi, purtroppo per la nostra regione, negli ultimi anni sono stati del tutto assenti. Emiliano ed il Partito Democratico devono numerose spiegazioni ai pugliesi».

giovedì 25 Aprile 2024

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti