Il caso

Cura delle dipendenze patologiche: «In Puglia siamo all’emergenza, ecco perché»

foto di Una corsia di ospedale
Corsia di Ospedale
«Positivo il ripensamento dell’assessorato, ma non c’è più tempo»
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L’Assessorato regionale alla Sanità sta effettuando “approfondimenti in relazione al fabbisogno di prestazioni per dipendenze patologiche”. È quanto scritto dallo stesso Assessorato Regionale nella richiesta di rinvio dell’udienza fissata presso il TAR di Bari per la discussione del ricorso con cui le Comunità Terapeutiche chiedono l’annullamento della delibera regionale sui tetti di spesa stabiliti per il 2024.

Le Comunità Terapeutiche promotrici del ricorso (un cartello che raccoglie tutte le principali sigle regionali del privato sociale attive nel settore  – leggere sotto -) leggono nell’avvio di questa revisione l’ammissione di fatto di alcune “leggerezze” commesse in sede di redazione della delibera regionale e apprezzano questo primo, se pur indiretto, riconoscimento delle ragioni sostenute dai rappresentanti del comparto.

Resta tuttavia fortissima la preoccupazione per la situazione in cui versa attualmente il settore.

Le vicende che stanno riguardando in questi giorni la Giunta Regionale e che rendono al momento difficile financo l’individuazione di un interlocutore all’interno dell’assessorato alla Sanità sono fonte di grande inquietudine. Anche per questo, oggi più che mai diventa necessaria la convocazione da parte del Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro di quel tavolo tecnico più volte promesso (da ultimo anche dall’Assessore Palese) dove sviluppare il confronto sulle problematiche alla base della vertenza e del ricorso al TAR.

Non c’è più tempo da perdere: quella dell’assistenza alle persone affette da dipendenze patologiche rischia ormai in queste ore di diventare un’emergenza diffusa. Le norme e le procedure regionali contestate dalla categoria e che lo stesso TAR potrebbe a breve censurare, al momento continuano a essere in vigore e privano tanti Pugliesi bisognosi di cure del loro diritto alla salute.

Il blocco pressoché totale degli ingressi degli aventi diritto nelle strutture terapeutiche, oltre a produrre sofferenze inutili a cittadini di per sé già provati dalla patologia e a mettere in ginocchio le strutture (molte delle quali alla soglia del collasso economico), mina alle fondamenta la serenità dei territori e rischia di creare seri problemi di ordine pubblico.

Senza un intervento in grado di ripristinare in tempi brevi un corretto funzionamento del sistema si rischia di produrre danni irreversibili agli utenti e di mandare in fumo centinaia di posti di lavoro.

L’udienza davanti al TAR è prevista per il 04 giugno.

Firmato da Forum Terzo Settore Puglia – Consulta Dipendenze Patologiche: Coordinatore Daniele A. Ferrocino, FICT- Federazione Italiana Comunità Terapeutiche: Presidente Luciano Squillaci, CNCA Puglia – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza: Presidente Domenico Di Palma, L’APIS – Agenzia Pugliese di Intervento e Studio sulle Dipendenze: Presidente Filippo De Bellis, CREA Puglia – Coordinamento Regionale Enti Ausiliari per le Dipendenze: Presidente Gaetano Somma, CONFCOOPERATIVE-Federsolidarietà Puglia, Presidente Daniele A. Ferrocino, CONFCOOPERATIVE-Federazione Sanità Puglia: Presidente Mauro Abate, Comunità Phoenix, Comunità Lorusso Cipparoli, Comunità Emmanuel, Comunità L’Arcobaleno, Comunità Spazioesse, Comunità Il Risorto, Comunità Airone, Comunità Teseo, Comunità Artlabor, Comunità Saman, Comunità Fratello Sole, Comunità Salute Cultura e Società, Comunità APRi, Comunità Sulla Strada di Emmaus, Comunità Emmaus 3, Comunità Oasi 2.

lunedì 22 Aprile 2024

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