Il caso

Titti de Simone si schiera con Laforgia e si dimette da Presidente del Pd di Bari

Titti de Simone
La decisione comunicata dalla stessa dirigente del Partito democratico
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«Ho deciso di dimettermi dal ruolo di Presidente del PD di Bari. Per battere le destre e recuperare l’astensionismo di tanta parte della cittadinanza, serve una proposta per la città forte e credibile, che tenga conto della necessità di un rinnovamento della politica e del PD e insieme di un rilancio programmatico del centrosinistra, che parta dai problemi sociali ed ambientali, dalla partecipazione delle/i cittadine/i alle scelte importanti che attendono la città. Abbiamo bisogno di un nuovo inizio, dopo un ciclo di 20 anni, con tante luci, certo, ma che ha esaurito la propria spinta propulsiva».

Così Titti De Simone, ormai ex Presidente del Partito Democratico di Bari, ma anche Consigliera del Presidente della Regione Michele Emiliano per l’attuazione del programma di governo regionale.

«Queste sono state per mesi e sono ancor più oggi – prosegue – le ragioni di fondo del sostegno espresso a Michele Laforgia, anche nelle sedi del partito democratico, ed ho maturato questa decisione dato che tale sostegno è ritenuto incompatibile con il mio ruolo di Presidente, cosa che mi è stata più volte comunicata dai vertici del partito locale nei giorni scorsi.
Dunque faccio una scelta. Non ho cambiato idea, avevo già manifestato, il mio sostegno a Michele Laforgia insieme ad altre e altri dirigenti e iscritti, sperando in una ricomposizione unitaria alla quale abbiamo incessantemente lavorato, convinti che la candidatura di Michele Laforgia sia la proposta che serve a Bari e alla sua visione di futuro .
Oggi la mobilitazione che le due candidature nel campo progressista stanno attivando, possono sicuramente essere la leva decisiva per battere il centrodestra dell’autonomia differenziata, che aggredisce la Costituzione antifascista, privo di idee per la città e senza una classe dirigente credibile. Devono prevalere però le proposte, la visione, i programmi e le energie migliori per un rinnovamento delle classi dirigenti.
È mia intenzione impegnarmi come sempre a viso aperto e con lealtà, anche verso il PD, nel quale sono entrata sperando in un vero rinnovamento, che tuttavia appare ancora oggi ostacolato e inascoltato. Per tali ragioni, mi dimetto dal ruolo di Presidente del Pd di Bari, rimanendo iscritta, auspicando che il partito nazionale possa aprire una discussione vera ,ascoltando iscritte/i ed elettrici/ori che hanno creduto nel cambiamento.
Una parte ampia della comunità di democratiche e democratici , sono certa che sosterrà Michele Laforgia, in coerenza con la domanda di apertura verso i movimenti, le nuove emergenze sociali , economiche e ambientali e quella sinistra diffusa che ancora non vede un cambio di passo da parte del PD locale. Un cambio invece necessario ancor più oggi per compiere una netta rottura con il trasformismo e le ammucchiate elettorali. Lo faremo da persone libere e rispettose verso una comunità di militanti appassionati e generosi, convinti che il PD debba garantire il pluralismo di idee e posizioni al proprio interno.
Continuerò insieme a tanti a lavorare per l’unità del campo progressista, quello che a noi in assoluto preme di più , e insieme per il rinnovamento del PD, per liberare energie e aprire una fase nuova. Tutto nell’auspicio che l’8 e il 9 giugno la città sappia scegliere un nuovo inizio, per Bari ed il centrosinistra».

lunedì 22 Aprile 2024

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Annalisa
Annalisa
11 giorni fa

Beh però a parte la dichiarazione retorica ci vuole una bella faccia tosta a restare presidente del PD e sostenere il candidato “avversario”.

Annalisa
Annalisa
11 giorni fa

E quindi sempre più chiaro l’asse Emiliano-Laforgia-Conte contro il PD e Decaro. La scenetta di Emiliano in piazza Ferrarese non fu un caso. Anche se poi lo è diventato …