Il presidente di Amiu Puglia, Paolo Pate, ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato rinviato a giudizio nell’ambito di un procedimento per false comunicazioni sociali legate alla sua attività professionale di commercialista. Pate ha annunciato le sue dimissioni, specificando che il procedimento in questione non riguarda la sua attuale posizione in Amiu Puglia spa e che il reato contestatogli non rientra nell’elenco della Carta di Pisa, la quale avrebbe richiesto le dimissioni in caso di rinvio a giudizio.
Paolo Pate ha spiegato: “Tenendo conto del clima politico recente e al fine di non mettere in imbarazzo le amministrazioni comunali di Bari e Foggia, ho deciso di rimettere il mio incarico nelle mani del Sindaco Decaro.”
Ha inoltre evidenziato che durante l’udienza preliminare il pubblico ministero aveva chiesto il non luogo a procedere, considerando la sua estraneità ai fatti contestati, ma il giudice ha deciso di procedere con il giudizio per valutare ulteriormente le questioni.
La gup di Bari, Paola Angela De Santis, ha rinviato a giudizio Paolo Pate e Marco Cavallari per false comunicazioni sociali in concorso. Alceste Cavallari, fratello di Marco, ha invece richiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Le accuse riguardano il periodo del 2018 e sono nate da una denuncia presentata dalla ex moglie di Alceste, Simona Zizzo Di Paolo.
Secondo l’accusa, i fratelli Cavallari avrebbero compiuto delle operazioni di compravendita fittizie per ottenere un ingiusto profitto, con la complicità di Paolo Pate, che all’epoca era commercialista della Simafin e consulente della Cafin. Durante l’udienza, un consulente nominato dal Tribunale ha identificato Alceste Cavallari come l’autore delle firme false coinvolte nelle operazioni contestate.
Sii felice sei a Bari….