Il caso

«Nuovi terremoti giudiziari? Stiamo continuando a lavorare con imparzialità e costanza»

Roberto Rossi
Le parole del Procuratore capo di Bari Roberto Rossi durante l'incontro 'Potere mafioso e distorsioni del mercato'
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“A Bari, come in molti altri luoghi, esiste una zona grigia. È un problema che richiede attenzione da parte di tutti, poiché l’infiltrazione avviene in modo silente e richiede una risposta decisa”. Così Il Procuratore capo Roberto Rossi a margine dell’incontro ‘Potere mafioso e distorsioni del mercato’.

Il capoluogo pugliese, ma anche l’intera regione è ancora sotto shock per la raffica di inchieste che hanno scosso fin dalle fondamenta la politica regionale: prima l’operazione che ha portato a 130 arresti svelando i rapporti malsani tra una parte del mondo politico e i clan di Bari; poi l’altra inchiesta che ha svelato la corruzione elettorale diffusa in alcune città della provincia di Bari e che minacciava di estendersi anche alle elezioni comunali di Bari 2024 e alle Europee dell’8 e 9 giugno prossimi; quindi le rivelazione del Presidente Emiliano durante la manifestazione “Giù le mani da Bari” in piazza del Ferrarese che hanno destato più di una perplesità; quindi le dimissioni di due assessori regionali (Anita Maurodinoia per effetto diretto dell’inchiesta che ha portato ai domiciliari il marito Sandro Cataldo, il secondo assessore, Rosa Barone, per l’uscita del Movimento 5 Stelle dalla maggioranza); quindi l’arresto di un ex assessore regionale, Alfonso Pisicchio e le indagini sul settore della riabilitazione medica a Laterza.

In risposta alla domanda se si prevedessero ulteriori “terremoti giudiziari”, Roberto Rossi ha sottolineato che “non parlerei di terremoti, ma piuttosto di un lavoro costante che portiamo avanti sotto qualsiasi tipo di amministrazione e colore politico. Il problema principale è l’innesto che c’è all’interno della società. Bisogna continuare a lavorare con imparzialità e costanza”.

Rispondendo alla speculazione se gli sviluppi in corso in Puglia possano essere paragonati a una nuova “Tangentopoli”, Rossi ha chiarito che “sono termini che non significano nulla; le indagini sui reati della pubblica amministrazione sono in corso da molto tempo”.

sabato 13 Aprile 2024

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