Le indagini

Decreto di perquisizione alla Maurodinoia: «Pagò i voti alle amministrative 20219 e 2020»

Anita Maurodinoia
La Procura: partecipò ad associazioni per delinquere per la corruzione elettorale
3 commenti 199

La situazione giudiziaria intorno all’ex assessora ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, si fa sempre più intricata in seguito alle accuse di coinvolgimento in associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale. Secondo quanto riportato nel recente decreto di perquisizione notificato all’assessora dimissionaria, si ipotizza che Maurodinoia abbia partecipato a tali attività durante le elezioni amministrative del 2019 e del 2020.

La Procura, nel suo atto, ha evidenziato che queste associazioni per delinquere sarebbero caratterizzate da un vincolo pregresso e permanente di una struttura organizzata, mirata alla pianificazione e all’attuazione di diversi reati, tra cui la corruzione elettorale. Si sostiene che i partecipanti avrebbero offerto o promesso 50 euro a voto agli elettori per ottenere le preferenze necessarie alla propria elezione e a quella di altri candidati della stessa coalizione politica.

Il decreto di perquisizione menziona inoltre che “con nota di aggiornamento di marzo 2024 sono emerse intercettazioni – in altro procedimento – nel corso delle quali gli interlocutori fanno espresso riferimento al sistematico versamento di somme da parte della Maurodinoia nel corso della competizione elettorale del 2019″.

Naturalmente è opportuno precisare che ci si trova solo nella fase preliminare delle indagini e l’ex assessore avrà modo e tempo per ribattere alle accuse.

 

sabato 6 Aprile 2024

Notifiche
Notifica di
guest
3 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Annalisa
Annalisa
26 giorni fa

Indaghiamo chi ha pagato ma non dimentichiamo chi si è fatto pagare per il voto e potrebbe rifarlo nel prossimo futuro.

Annalisa
Annalisa
26 giorni fa

Altro che Lolita Lobosco, è questa la fiction in salsa barese che sta appassionando e facendo ridere l’Italia.

Stefano
Stefano
26 giorni fa

Ma da dove prendevano centinaia di migliaia di euro per pagare i voti? Tutto in nero ovviamente