“Ritenuta l’opportunità, al fine di consentire che la decisione della causa nel merito avvenga re adhuc integra ed alla luce della complessità delle questioni affrontate, che solo nella predetta sede decisoria potranno essere adeguatamente approfondite, di sospendere gli effetti della sentenza appellata limitatamente alle eventuali conseguenze revocatorie dell’accreditamento di cui sono titolari le strutture appellanti, derivanti dalla necessità di sostituzione dei responsabili sanitari ultrasettantenni e dalla mancata valorizzazione del personale avente la medesima età anagrafica, sancite dai provvedimenti impugnati in primo grado”.
«Quindi allo stato il medico non ha l’obbligo di un limite di età!». È quanto si legge nella nota diffusa da Antonio Perruggini, Presidente dell’Associazione di Categoria Welfare a Levante, subito dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha concesso la sospensiva richiesta proprio dalle associazioni di categoria nei confronti della Regione Puglia.
«Accogliamo con grande favore – si legge nella nota – questa decisione del Consiglio di Stato che sostiene le difficoltà di tutte le strutture del SSN, auspicando che anche in sede parlamentare questa questione trovi una soluzione definitiva».