«Finisce con un ulteriore brutto colpo il 2023 per la Regione Puglia e la Asl Bari condannate ancora una volta dal Tar Puglia per il mancato riconoscimento finanziario per il servizio trasporto in favore dei disabili di un Centro Diurno e quindi obbligate non solo a eseguire il servizio ma a risarcire il danno subito dalla struttura che ha comunque eseguito responsabilmente il servizio».
E’ quanto riferisce Antonio Perruggini, Presidente dell’Associazione di Categoria Welfare a Levante.
«A nulla sono valsi gli inviti di Welfare a Levante – scrive Perruggini – a ragionare anche su questa questione ed ecco che il Tar Puglia, ancora una volta, su istanza di un Centro Diurno di Bitonto, ordina alla Regione Puglia e alla Asl Bari di eseguire il servizio poiché: “oggi, a distanza di molti mesi dall’emanazione dello stesso atto impugnato, l’A.s.l. Bari non solo non ha preso in carico il servizio, ma non ha neppure svolto alcuna delle attività per finanziarlo, gestirlo in proprio o affidarlo a terzi”.
È verosimile che tali pronunciamenti saranno frequenti anche su altri argomenti perché è ormai opinione comune, anche della maggioranza politica della Regione, che l’articolato normativo relativo al settore delle Rsa e dei Centri Diurni sia senza pregio e meritevole di urgente riforma come emerso in sostanza anche dall’ultima relazione del Nirs (Nucleo Ispettivo Regionale Sanità) per rendere meno burocratica le procedure di accesso e di accreditamento e per consentire di lavorare in maniera più serena.
Ed è proprio la serenità che ci aspettiamo da anni auspicando che il Governatore prenda in mano la situazione disponendo l’istituzione di un tavolo qualificato con la partecipazione dell’Avvocatura regionale affinché si prevengano condanne da parte della Regione e delle Asl e i disagi che alla fine patiscono le strutture e i pazienti a seconda dei casi.
Lo diciamo e lo scriviamo da anni. Lo sosterremo senza interruzioni perché l’armonia delle relazioni istituzionali deve trovare il suo successo con la ragionevolezza senza che questa sia mortificata da comportamenti arbitrari».