Economia circolare

Gestione Rifiuti, la nuova frontiera dell’ossicombustione

Una discarica
Di Biase: “L’attuale sistema di gestione dei rifiuti a livello comunitario è ancora precario”
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Il rendering di un impianto di combustione
Il rendering di un impianto di combustione

Gestione rifiuti e impiantistica industriale: al via il workshop sulla sostenibilità ambientale.  L’appuntamento è in programma martedì, 28 novembre, con inizio alle 9.00, nel Politecnico di Bari, Aula Magna “Domus Sapientiae”, dipartimento di Architettura, in via Orabona, 4.

L’evento mira a informare gli addetti del settore (ingegneri, geometri, dirigenti e funzionari di Enti Pubblici e municipalizzate), nonché i cittadini, sulla tecnologia di Ossicombustione  Flameless in Pressione (FPO), al fine di promuovere processi innovativi, nell’ambito della ricerca scientifica, finalizzata alla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Interverranno: Laura D’Aprile (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica); Roberto della Seta (Festival Internazionale della Economia Circolare); Massimo Morbidelli (ETH Zurich); Raffaello Cossu (UNI Padova); Marco Torresi (Poliba); Massimo Malavasi (Itea Spa); Arturo De Risi (UNI Salento – Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia); Daniele Fortini (ATO Toscana Costa); Antonio Di Biase, Oxoco srl; Michele Notarnicola (Poliba).

ECONOMIA CIRCOLARE – Durante la giornata si discuterà del quadro normativo di riferimento nella gestione dei rifiuti; dello stato dell’arte e delle criticità in ambito nazionale e regionale e degli aspetti tecnici ed ambientali innovativi della tecnologia FPO, che risultano aderenti anche ai principi dell’economia circolare e alla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera, come previsto dalle direttive europee.

RICERCA SCIENTIFICA – Un focus, sulla tecnologia proposta da Oxoco che, offre una soluzione definitiva per lo smaltimento dei rifiuti, ponendosi come alternativa agli inceneritori tradizionali ed allo smaltimento in discarica, con un vantaggio ambientale, in termini di ridottissime emissioni ed economico in termini di ridotti CAPEX e OPEX. La tecnologia, di fatto, consente di trattare una moltitudine di rifiuti di origine urbana e industriale, pericolosi e non, anche a basso potere calorifico e/o fortemente contaminati. Oltre a produrre energia elettrica, consente la chiusura definitiva del ciclo dei rifiuti senza generarne altri, ma solo materia immediatamente riutilizzabile.

DIRETTIVE EUROPEE – “L’attuale sistema di gestione dei rifiuti a livello comunitario – spiega Antonio Di Biase, Ceo Oxoco –  è ancora precario. L’Italia, secondo i risultati del Rapporto Ispra 2022 sui Rifiuti Urbani, non si discosta dalla media europea, evidenziando il ricorso allo smaltimento in discarica di poco meno di 5,6 milioni di tonnellate a fronte dei 30 milioni di rifiuti urbani prodotti. Anche il recupero energetico attraverso la termovalorizzazione, che riguarda una quota pari al 25% dei rifiuti urbani raccolti in Europa, pur favorendo la riduzione dei flussi in discarica ed il contestuale recupero energetico delle frazioni residue a più alto potere calorifico, non assicura la chiusura del ciclo dei rifiuti.” Conclude. “La FPO è l’unica tecnologia industriale in grado di rispettare i principi dell’economia circolare (9), poichè i primi materiali di output del processo (CO2 e perle vetrose) sono recuperabili e facili da riutilizzare”.

venerdì 24 Novembre 2023

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