In collaborazione con Risarcimenti e Rimborsi

Quali diritti ha una persona che fa chemioterapia?

Quali diritti ha una persona che fa chemioterapia?
Nel 2021 l’Associazione Italiana Registri Tumori – conosciuta come AIRTUM – notificava che all’alba di ogni nuovo giorno in Italia si stimavano altre mille nuove casistiche legate al cancro
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Nel 2021 l’Associazione Italiana Registri Tumori – conosciuta come AIRTUM – notificava che all’alba di ogni nuovo giorno in Italia si stimavano altre mille nuove casistiche legate al cancro.
Questi dati oltre ad essere agghiaccianti, portano una nuova consapevolezza: ogni giorno, mille persone necessitano di assistenza e accompagno nel loro percorso chemioterapico.

Questo cosa significa per la persona che vive queste cure?

L’indennità di accompagnamento per chemioterapia

Quando ci si ritrova a combattere una malattia di tale entità l’ultima cosa a cui si pensa è la burocrazia, questo è scontato e capibile.
Ma ciò non toglie che è giusto voler conoscere i propri diritti e avvalersi delle agevolazioni che lo Stato e l’INPS mettono a disposizione.
Una di queste agevolazioni è l’indennità di accompagnamento. Generalmente l’indennità di accompagnamento o accompagno viene richiesta dal caregiver per l’invalido totale che dimostri di non essere in grado di svolgere le azioni della quotidianità in base alla sua età.

Molte persone sono convinte che nel caso della chemioterapia non si abbia diritto a questo tipo di agevolazione poiché il paziente potrebbe ritrovarsi nella situazione di ricevere l’agevolazione solo per un mese o poco più.
Ebbene, nulla di più falso. Come possiamo appurare sia dalla sentenza conosciuta come Legge 18 del 11/02/1980 della Cassazione – che estendeva l’indennità di accompagnamento per la chemioterapia e la radioterapia
– che la sentenza della Corte Suprema numero 10212 del 2004 – inerente alla tempistica delle cure – è possibile ottenere l’accompagno per il solo periodo di cure sia chemioterapiche che radioterapiche, anche se inferiori al mese.
Questo purché, come detto, non sia in grado di svolgere le azioni della quotidianità.

Per leggere un caso specifico e come sia stato ottenuto l’accompagno, vi rimandiamo all’esperienza di Ninetta e degli avvocati di Risarcimenti e Rimborsi al seguente link. (https://www.risarcimentierimborsi.it/accompagno-2022-e-chemioterapia-la-storia-di-ninetta/).

I requisiti per richiedere l’accompagnamento per chemio o radioterapia
Come abbiamo accennato, per poter richiedere l’accompagno o l’accompagnamento o ancora l’indennità di accompagnamento occorrerà rientrare in alcuni specifici requisiti:
– avere un’invalidità totale anche conosciuta come invalidità al 100%
– star seguendo un percorso chemioterapico o radioterapico
– non riuscire a compiere le azioni del quotidiano autonomamente e aver bisogno di qualcuno per deambulare e/o compiere azioni comuni.

Nel caso in cui si fosse in possesso di questi requisiti cosa occorrerebbe fare?
Indennità di accompagnamento: come richiederla? Per poter ottenere l’indennità di accompagnamento per la chemioterapia o radioterapia occorrerà fare domanda attraverso il portale web dell’INPS. Per poter fare ciò bisognerà andare sul sito web dell’INPS e ricercare l’area personale conosciuta come MyInps e accedervi, questo sarà possibile solo tramite un’identità digitale certificata.

Che cos’è un’identità digitale certificata?
E’ ciò che permetterà al servizio di consentire solo a quella singola persona di accedervi, un
esempio? Le identità digitali ottenibili tramite SPID, CNS o CIE. Lo SPID – tanto quanto la CIE e il CNS – sono in grado di certificare il fruitore e questo evita truffe
o furti di identità.
Quindi, ricapitolando: una volta ottenuta un’identità digitale – se non la si possiede bisognerà recarsi a Le Poste e procurarsene una attraverso l’apposito servizio – bisognerà accedere all’area personale dell’Inps conosciuta come MyInps e ricercare il servizio di cui si vuole fruire. A quel punto bisognerà essere in grado di effettuare la domanda, saperla compilare e ricercare tutti i dati necessari. Non solo.
Prima di ciò bisognerà recarsi dal curante e ottenere la certificazione d’invalidità necessaria per poter richiedere di essere visionati dalla commissione medica dell’INPS, la quale dovrà valutare l’idoneità o meno del soggetto richiedente.
Come è facilmente capibile già da questa stringata descrizione occorre: tempo, competenza e capacità di utilizzo del computer non indifferenti.
Certo, c’è sempre la possibilità di avvalersi di un CAF o di un Patronato oppure di delegare ad un esperto tutte le problematiche burocratiche ed ottenere così solo le notizie a “lavoro concluso”, togliendosi un notevole stress.

Qual è l’importo ottenibile con l’indennità di accompagnamento 2023 per chi fa
chemioterapia?
Si potrebbe pensare che trattandosi di un’indennità di accompagnamento specifica ed inerente unicamente la chemioterapia e la radioterapia essa abbia un importo differente rispetto alla normale indennità di accompagnamento 2022, questo però è falso.
Difatti, proprio come per qualsiasi altro caso di richiesta di indennità di accompagnamento 2022 – salvo quella per ciechi assoluti il cui importo è invece differente e superiore alla media – nel 2022 l’importo dell’indennità di accompagnamento è pari a 528,94€ al mese, erogato per sole dodici mensilità, poiché l’indennità di accompagnamento non prevede tredicesima.
Quindi nel caso la commissione medica dell’INPS reputasse la persona soggetta a chemioterapia idonea a ricevere l’indennità di accompagnamento 2023 – anche solo per un mese o un tempo inferiore – si potrà ricevere 560€ mensile circa, per tutto il tempo delle cure.

In quali casi andrebbero sospesi i fondi?
L’indennità di accompagnamento può essere sospesa solo nel caso in cui le sessioni di radioterapia o chemioterapia si siano concluse con successo o nel caso in cui il soggetto invalido al 100% sia ricoverato da più di un giorno ma anche in questo caso, solo se riceverà attenzioni e cure pari a quelle che potrebbe offrirgli normalmente il caregiver.
In quel caso, andrà avvisata nei tempi opportuni l’INPS che si occuperà quindi di sospendere l’erogazione dell’indennità per il periodo di ricovero e riattivarla – sempre dopo aver ricevuto opportuni avvisi – nel momento in cui l’invalido al 100% tornerà a casa e non sarà ancora in grado di svolgere le attività del quotidiano da solo.
Ci auguriamo che queste indicazioni non debbano mai servire a voi o ai vostri cari, ma ricordate: molto spesso questi diritti passano in secondo piano e non dovrebbero.

CHEMIOTERAPIA | Tutto quello che devi sapere sull’invalidità civile – YouTube
E’ importante, infatti, in un momento così delicato poter avere il pieno appoggio da parte di un caregiver e questo si può tradurre anche nella necessità di avere maggiori fondi da poter spendere per la benzina atta agli spostamenti dovuti alle visite mediche o per presidi non prescrivibili e quindi a pagamento.
Ricordate, infine, che avrete anche diritto al parcheggio per invalidi gratuito davanti a tutti gli ospedali del territorio in cui vivete.

sabato 10 Dicembre 2022

(modifica il 18 Dicembre 2022, 17:20)

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