Attualità

L’immobile confiscato alla mafia diventa sede dell’associazione Penelope

La Redazione
"La utilizzeremo per pianificare le ricerche di persone scomparse e per portare avanti le altre attività" spiegano dall'associazione
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Sarà gestito dall'associazione Penelope Puglia odv un edificio in via Buccari, a Bari, esito della confisca alla criminalità organizzata. L'ente che si occupa di supportare le ricerche di persone scomparse è risultato vincitore dell'avviso pubblico per l'affidamento del bene, diventato di proprietà del Comune di Bari, pubblicato a febbraio scorso. Su 11 beni oggetto del bando, otto sono in fase di aggiudicazione e consegna ad altrettante realtà sociali cittadine. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato l’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola ricordando come "ogni volta che riapriamo con nuove energie un bene confiscato alle mafie e lo restituiamo alla comunità, facciamo un passo avanti tutti insieme sul percorso dell’affermazione della cultura della legalità sul nostro territorio". La concessione in uso a titolo gratuito dei beni immobili è prevista per un periodo non inferiore a 6 anni, rinnovabile fino ad un massimo di 19 anni. "Speriamo così di aver anche simbolicamente aiutato questa realtà ad essere più facilmente rintracciabile da parte di chi ne ha bisogno – ha aggiunto – L’attività che portiamo avanti attraverso l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità è, a nostro parere, estremamente importante sia dal punto di vista del riutilizzo del patrimonio immobiliare sia nel consolidamento del percorso socio-culturale della legalità. Dimostrare ai cittadini che le istituzioni possono confiscare, e quindi sottrarre, beni alle mafie per metterli a disposizione della collettività, rappresenta un messaggio di autorevolezza e di presenza dello Stato sul territorio". “L’associazione Penelope Puglia da oltre 15 anni si occupa di persone scomparse – ha dichiarato la presidente Annalisa Loconsole – "che qui potranno incontrarsi per condividere l'assenza del proprio congiunto oltre che ricevere un supporto qualificato, psicologico e legale. La utilizzeremo per pianificare le ricerche di persone scomparse e per portare avanti le altre attività, alcune delle quali sperimentali, come nel caso del progetto SEGUIMI che, grazie all’intesa con il Comune di Bari ci consente di dotare gli anziani che soffrono di patologie neurodegenerative di un dispositivo di geolocalizzazione per individuarne la posizione. A breve avvieremo inoltre un progetto che ci sta particolarmente a cuore, dedicato alla prevenzione della scomparsa dei minori”.

mercoledì 6 Aprile 2022

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