INTERVISTA BIANCOROSSA

Mignani frena: “Obiettivo a un passo, ma non ancora raggiunto”

La Redazione
Al termine della mattinata di sabato venduti circa 17.000 biglietti: si potrà acquistare sino a domani (10-30-14.30) alla porta 22 del San Nicola oppure sui punti vendita Ticketone
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Al termine della mattinata di sabato venduti circa 17.000 biglietti: si potrà acquistare sino a domani (10-30-14.30) alla porta 22 del San Nicola oppure sui punti vendita Ticketone.Il termometro del tifo segnala un forte rialzo della temperatura in città per confezionare la festa promozione dei biancorossi che potrebbe arrivare già domani nel derby contro la Fidelis Andria in programma al San Nicola alle ore 17.30. In caso di vittoria del Bari e di pareggio o sconfitta del Catanzaro secondo a Castellammare di Stabia, la squadra di Mignani tornerebbe matematicamente in serie B con quattro giornate di anticipo rispetto al termine della regular season del girone C di Lega Pro. Un ritorno in cadetteria a quattro dal fallimento e dalla caduta nel baratro.

"Abbiamo iniziato un percorso dal ritiro – attacca il tecnico dei biancorossi – passato dal girone di andata e ora arriviamo quasi in fondo. Ad oggi ho la sensazione che abbiamo fatto un buon lavoro. Ma non è concluso. Perciò dobbiamo rimanere concentrati solo sulla partita di domani. Il campionato va chiuso nel migliore dei modi. Non è finito nulla. Ci servono ancora dei punti e non si può distogliere l'attenzione da altro".
Per Mignani, questa col Bari sarebbe la prima promozione in carriera: "Spero che venga un giorno per raccontarvi le emozioni. Oggi non ne provo. Sento solo la giusta carica per affrontare la partita di domani. Concentrato solo su questo, come i ragazzi".
Domani allo stadio è atteso il pubblico delle grandi occasioni: "L'obiettivo della squadra – dice – era riavvicinare la gente. Questo passava dai risultati che, col lavoro, abbiamo ottenuto. Quello che la gente apprezza di questa squadra è il modo di affrontare le partite e di affrontare una maglia importante come quella del Bari".
Mignani non sottovaluta il pericolo di abbassare la guardia contro una squadra di bassa classifica come la Fidelis: "Dipende dai punti di vista. Se perdi con Catanzaro, Palermo o Avellino ci sta. Se perdi con Messina o Campobasso no. Le insidie sono dietro l'angolo in tutte le partite. Passeggiate non esistono per nessuno. Vedi la Nazionale che ha perso una partita contro la Macedonia. Veniamo da partite fatte bene, ma non possiamo abbassare la guardia. La Fidelis è in salute, viene da risultati positivi. Anche con l'aiuto dei tifosi, vogliamo superare questo ostacolo guardando solo a noi stessi".
Il mister su quanto e come potrebbe condizionare il risultato del Catanzaro che giocherà prima: "Non lo so. A volte può essere uno stimolo. Altre una zavorra. Non guarderemo a quel risultato. Il traguardo lo vediamo, ma abbiamo bisogno di punti per tagliarlo. Gioia vicina o lontana, dobbiamo ancora raggiungerla. Siamo maturi e consapevoli di quello che ci rimane da fare. Stanotte voglio dormire tranquillo, sapendo che i ragazzi sanno bene cosa fare".
La stagione si aprì il 21 agosto quando si giocò con la Fidelis in Coppa: Sembra un cerchio che si chiude. "Siamo partiti con delle difficoltà oggettive. Il nostro mercato è finito a campionato già iniziato. Più i problemi in ritiro, per il Covid. La squadra ha avuto più tempo per crescere. Con la forza del carattere, abbiamo sopperito concetti tattici raggiungendo un buon ivello fisico, mentale e livello di gioco alla fine del girone di andata. Poi c'è stata la sosta. Rinvii e problemi di Covid. Qualche passaggio a vuoto. In quella situazione la squadra ha reagito tenendo duto nelle difficoltà. Le ultime partite ci hanno ridato quello che nelle ultime settimane avevamo smarrito".
Migani è fiero del suo Bari: "I ragazzi hanno sempre interpretato le partite con l'umiltà giusta, mettendo in campo approccio, agonismo, voglia di mettere sotto l'avversario oltre l'aspetto tecnico-tattico. Ho la fortuna di allenare tanti giocatori bravi. Il mio compito non si limita a fargli afre il gesto tecnico giusto, ma anche spronarli a dare il massimo. A volte, rendendosi antipatico. Altre, amico. Se riesco ad entrargli dentro posso ottenere qualcosa in più".
In questo rientrano gli stimoli dei calciatori che hanno giocato meno: "Ho un gruppo di giocatori stimolati, pronti a dimostrarmi di volere giocare e farsi trovare pronti. Il merito dei ragazzi è sotto l'occhio di tutti, con partite decise da giocatori entrati in corso d'opera. E' chiaro che chi domani non giocherà, non ci rimarrà bene. Ma purtroppo non posso fare giocare tutti. Qualcuno di sicuro non entrerà. Ci saranno altre occasioni". In tal senso, le condizioni dei calciatori: "Botta non ci sarà – anticipa Mignani – . Qualcuno sta recuperando. Cercherò di mettere in campo chi è nelle condizioni migliori e se serve qualcuno che sta recuperando. Ma non metterò i ragazzi di giocare domani e stare fermi due, tre settimane".
Le ormai note valutazioni di Mignani: "Un termine che mi piace. E' la verità. Intorno a me c'è uno staff con cui confrontarmi quotidianamente. E' giusto che mi confronti e condivida delle scelte. Quando hai la rosa ampia, fai più valutazioni allargate. Altrimenti, lo fai meno"..

sabato 26 Marzo 2022

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