INTERVISTA BIANCOROSSA

Il sogno avverato di Misuraca: “La mia esperienza per portare in alto il Bari”

La Redazione
Lungo excursus del centrocampista sulla sua carriera, sino all'approdo in biancorosso lo scorso 31 gennaio
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Un lunghissimo excursus per ripercorrere le tappe principali di una lunghissima carriera. Gianvito Misuraca, centrocampista approdato a Bari dallo scorso 31 gennaio in prestito secco dal Pordenone, si è raccontato nella conferenza di poco fa prima della rifinitura del giovedì: "Non speravo di approdare a Bari – confessa il 31enne centrocampista di origini palermitane – ma l'ultimo giorno di mercato si è riaperta questa possibilità e sono contentissimo di come si sia sviluppata la trattativa. Il ruolo in campo in cui mi trovo meglio è quello di mezzala. Negli ultimi tempi ho giocato anche davanti alla difesa e in un centrocampo a due. Mi adatto a tutti i ruoli del centrocampo".

A Bari Misuraca ritrova Mallamo e Scavone. Hanno condiviso un'esperienza  a Pordenone. Con Mazzotta la parentesi in Under 20: "E' stato semplice inserirsi nel Bari, un gruppo sano e fatto di ragazzi che conoscevo bene. A Pordenone ho vissuto anni splendidi e l'anno scorso, da capitano, abbiamo raggiunto un'ottima salvezza. Poi, ho avuto alcuni problemi fisici. Mi sono curato fuori e per bene. A dicembre ero pronto ma il campionato era sospeso. Quindi, eccomi a Bari. Non ho rimpianti.  Sono venuto per mettermi a disposizione. Mi gioco il posto con gente forte e valida che può fare la B. Devo riprendere la condizione dopo l'infortunio. Ora sto bene. Il mio percorso? Ognuno ha il suo".

Nel curriculum la vittoria del campionato col Palermo Primavera insieme ad Emanuele Terranova: "Non  ho rimpianti. Ero proiettato a livelli alti di carriera. Ricordo bene quel 2009. Stavo percorrendo una strada diversa. Ma ora ho scelto Bari per rimettermi in gioco. Un sogno arrivare qui, sperando di centrare l'obiettivo principale". Piccola parentesi anche in Albania: "Nova Gorica – dice – è stata una bellissima esperienza. Abbiamo vinto una Coppa. Un torneo strano. Tornando al presente, con la Turris potevamo sfruttare la superiorità numerica. Bisognava sfruttare alcune situazioni per non rischiare nel finale. La serie C è difficile. Le squadra ti aspettano. Essere sporchi e belli va bene a patto che si portino punti a casa".

Il contributo di Misuraca a questo Bari: "Gioco in una squadra di gente esperta che sa bene cosa fare. Io posso solo essere un'alternativa in più, per dare più esperienza nella gestione della gara. Cercherò di dare il massimo per mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Per il Campobasso ci stiamo preparando. Siamo il Bari, la capolista, e non possiamo fallire la preparazione della partita. Le nostre qualità ci porteranno al risultato".

Le scorie della sconfitta interna col Messina: "Quando il mister parla di essere forti di testa vuol dire che si da per scontato che il Bari debba vincere per forza. Ma può scattare qualcosa che toglie qualche certezza. Noi dobbiamo tirare per la nostra strada e partire dalla certezza dei punti fatti sinora e dal distacco che abbiamo dalle inseguitrici. L'obiettivo sembra vicino ma non è né vicino né scontato".

All'orizzonte due partite in tre giorni – contro Campobasso e Picerno – per diventare padroni di casa dove il Bari giocherà sette delle prossime 12 partite restanti: "La serie C è difficile – ripete Misuraca – . Lo dico per esperienza. Quando ho vinto col Pordenone facemmo il record di imbattibilità fuori casa. Fare punti in casa o fuori fa poca differenza. Arrivano momenti cruciali della stagione e non vedo l'ora di vedere lo stadio pieno per ricevere la spinta finale per ottenere i punti decisivi".

giovedì 17 Febbraio 2022

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