Piscine chiuse e zero sport per gli amanti degli sport natatori. Si restringono le prospettive per chi in Italia vuole dedicarsi a quest discipline. Tutta colpa dell'aumento dei costi delle utenze di luce e gas. Aggravanti insostenibili che si sommano al calo degli iscritti e a due anni di emergenza Covid.
"Da tempo – spiega il referente Uisp di Bari, Elio Di Summa – il nostro comitato UISP, insieme ad altre Associazioni, si è fatto interprete di lanciare la vertenza del grave aumento delle bollette, ricevendo malgrado gravità del problema un assordante silenzio. Ieri sera finalmente la trasmissione " Non è l' Arena " ha posto con forza il problema grave, gravissimo del caro bollette".
"Sino ad oggi – aggiunge Di Summa – il Palazzo ha fatto finta di non sapere che ci troviamo di fronte ad aumenti fuori controllo delle tariffe elettriche e del gas. Sono aumenti del 100, 200 % diventati insostenibili, al limite dell'usura, che di fatto rischiano di portare al collasso e di fare chiudere tutto il sistema produttivo delle aziende, del commercio, ristorazione, ortofrutticolo, impianti sportivi del Paese. La situazione è talmente grave che oggi molti impianti in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia sono rimasti chiusi, con il rischio concreto che a breve in tutta Italia migliaia di impianti si troveranno nella condizione di dover chiudere i battenti perché non saranno più in grado di sostenere i costi di gestione".
La posizione del Comitato barese ha trovato risonanza anche ieri sera nel corso de l'Altra Domenica Sportiva su Rai 2 dove l'Uisp ha chiesto interventi concreti e urgenti perché tra calo utenza e aumento costi, migliaia di impianti sono a rischio chiusura.