Cronaca

Postava i propri incontri sui social, ma era ai domiciliari: torna in carcere pluripregiudicato

La Redazione
Giovanni Cassano, ai domiciliari dopo l'arresto per furto, era diventato molto 'popolare' attraverso i suoi profili social: ma a seguirli c'erano anche i carabinieri, che hanno accertato le violazioni degli obblighi imposti
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Era ai domiciliari con l'accusa di furto, ma avrebbe continuato a ricevere a casa visite di persone estranee al suo nucleo familiare, postando anche video sui social – dove era nel frattempo diventato molto 'popolare' – e chattando con i suoi 'follower'. Tutto nonostante gli obblighi imposti dalla misura a cui era sottoposto, che vietavano i contatti con persone non appartenenti al suo nucleo familiare. E' così finito nuovamente in carcere Giovanni Cassano detto 'u curt', fratellastro 49enne del calciatore Antonio (i due, a parte il cognome in comune essendo figli dello stesso padre, non hanno mai avuto rapporti).  Giovanni Cassano era stato tratto in arresto a settembre dai carabinieri di Modugno con l'accusa di furto, e dopo una breve permanenza in carcere, aveva ottenuto dal GIP del Tribunale di Bari la concessione della misura cautelare meno afflittiva degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Secondo l’impostazione accusatoria, una volta presso la propria abitazione, però, avrebbe iniziato a “curare” i suoi profili social. Diversi i video e le “storie” pubblicate dal 49enne, che in violazione delle prescrizioni imposte dal GIP che gli aveva concesso i domiciliari, avrebbe ricevuto in casa persone estranee al suo nucleo familiare e partecipato a chat tenute sui socialnetwork con alcuni dei suoi “follower”. Alcuni video, postati con il nickname Giovannicassanoucurt, avevano sfiorato anche le 30 mila visualizzazioni. A “seguire” il suo profilo però c’erano anche i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modugno, ai quali questa notorietà acquisita e la diffusione dei video non sono sfuggiti.  Dopo aver compendiato le diverse violazioni riscontrate in un’informativa, l’hanno sottoposta al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, che ha immediatamente richiesto l’aggravamento della misura custodiale al GIP. Il Giudice per le indagini preliminari ha preso atto delle violazioni commesse e della inosservanza delle prescrizioni imposte (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), condividendo la richiesta pervenuta secondo cui si ritenevano aggravate le esigenze cautelari, disponendo che l’uomo venisse tratto in arresto e associato presso una casa circondariale. Qualche giorno fa i Carabinieri di Modugno hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP e hanno tratto in arresto il 49enne, conducendolo in carcere ove resterà adesso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

venerdì 4 Febbraio 2022

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