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Domenica a largo 2 Giugno la Giornata nazionale del veicolo d’epoca promossa dall’Old Cars Club

La Redazione
Quarta edizione di un evento che si svolge nelle più importanti città, e che per la seconda volta consecutiva arriva a Bari: un appuntamento che mira a salvaguardare il patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico italiano
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Domenica 26 settembre, a partire dalle 8,30, si svolgerà a Bari, davanti all’ingresso di Parco 2 Giugno (lato Viale Einaudi), la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, organizzata da Old Cars Club (federato ASI, Automotoclub Storico Italiano), e patrocinata dal Municipio 2 del Comune di Bari, dalla Regione Puglia, dalla Fondazione Nikolaos e dalla Codacons Puglia.

È la quarta edizione di un evento che si svolge nelle più importanti città italiane, e che per la seconda volta consecutiva arriva anche a Bari: un appuntamento che mira a salvaguardare il patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico italiano, unico al mondo.

L’evento si svolgerà presso l’ingresso principale del Parco cittadino di Bari di Largo due Giugno, a partire dalle ore 08 per terminare alle ore 13.30, organizza l’esposizione dei veicoli rappresentativi delle due e quattro ruote per raccontare la storia del motorismo, attraverso i mezzi perfettamente restaurati e conservati con l'obiettivo di far conoscere e comprendere quanta cultura c’è in questo settore.

Il programma prevederà una premiazione alle ore 12.00 delle cinque auto e cinque motociclette più “rappresentative” che prenderanno parte alla manifestazione.

L’ evento si svolgerà presso ingresso di Parco 2 Giugno lato viale Einaudi occupando l’intera area con mezzi storici da angolo Via della Costituente ad angolo Via della Resistenza .

Per questo sono stati mobilitati gli oltre duemila soci di Old Cars Club, molti dei quali esporranno le proprie auto e moto d'epoca per tutta la mattinata, in un evento che si svolgerà sino alle 13, e in cui chiunque potrà accedere (accesso consentito solo con Green pass) per visionare degli autentici gioielli.

Saranno più di 60 le auto d'epoca e 20 le moto esposte, tutti mezzi straordinari, perfettamente restaurati e conservati, con l'obiettivo di far conoscere quanta cultura esista in questo settore.

Alle 12.00 saranno poi premiate cinque auto e altrettante motociclette, scelte da una giuria selezionata, in base a criteri di bellezza, stato di conservazione, anzianità e molto altro ancora.

Tra le moto esposte, vi sarà uno straordinario esemplare di Bianchi P175 Sport Bitubo. «Color celeste Bianchi – spiega orgogliosamente il 77enne Mario Frate -, una gamma di celeste diventata celebre con questa azienda. È una moto del 1926, ha quasi un secolo di vita: l'ho rilevata circa 25 anni fa e l'ho riportata alle sue origini. Era stata manomessa nel corso degli anni, con pezzi non originali, che avevano intaccato la vera P175. Ho fatto il lavoro di un vero restauratore: ho cercato ogni pezzo singolo dall'Italia e dall'estero, per farla tornare così com'era. Con questa moto Tazio Nuvolari ha vinto 8 campionati di motociclismo».

Quanto alle auto, alcuni straordinari pezzi da collezione saranno Alfa Romeo Montreal la cui nascita si deve nel 1967, anno in cui cadeva il centenario della Federazione Canadese, tutte le nazioni del mondo parteciparono all'Esposizione Universale di Montréal presentando le migliori realizzazioni nei vari campi della scienza e della tecnica. L'anno prima gli organizzatori della kermesse canadese avevano scelto l'Alfa Romeo per creare un modello di autovettura che potesse rappresentare la "massima aspirazione raggiungibile dall'uomo in fatto di automobili", in modo da esporlo quale simbolo tecnologico dell'Expo; una  Fiat 600 Multipla del 1963 Progettata da Dante Giacosa[2], e presentata il 14 gennaio 1956 al XXXIX Salone di Bruxelles, la "600 Multipla" può di fatto essere considerata una delle antesignane del moderno concetto di monovolume;

una Mercedes 190 SL del 1960 – trattasi di rara versione Coupè nata con tetto rigido; il SOFT TOP era acquistabile a parte;  una roadster di fascia medio-alta prodotta dal 1955 al 1963 dalla Casa automobilistica tedesca Mercedes-Benz. Nei primi mesi di commercializzazione, la 190SL fu proposta unicamente come roadster, ma al Salone di Francoforte del 1955, l'offerta si ampliò con l'arrivo della coupé, che in realtà era comunque una decappottabile e si distingueva dalla versione aperta per un tettuccio rigido asportabile in lega d'alluminio in sostituzione della capote di tela e per i profili cromati sui baffi.

venerdì 24 Settembre 2021

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