Questa mattina i Carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Moretti, 35enne barese con precedenti.
I fatti contestati si riferiscono all’omicidio di Cesare Diomede, avvenuto la sera del 28 agosto 2011, quando due gruppi armati a bordo di grosse motociclette si affrontarono a colpi di armi da fuoco nelle vie del quartiere Carrassi di Bari. Al termine del conflitto a fuoco rimase ucciso Diomede, esponente dell’omonimo clan che – stando alle indagini – in quel periodo avrebbe messo in campo il tentativo di estendere la propria supremazia anche sul quartiere San Pasquale, dove operava il clan Fiore. Secondo gli inquirenti, ai vertici di quest’ultimo clan ci sarebbe stato proprio Moretti.
Le indagini sono state eseguite dal Comando provinciale sotto la direzione e il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia. Altri uomini accusati di aver partecipato alla sparatoria erano già stati arrestati.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari su richiesta della Dda, è stata consegnata in carcere, dove il 35enne è detenuto anche perché già condannato all’ergastolo per il triplice omicidio del San Paolo del 2013.
Moretti dovrà rispondere di omicidio volontario e detenzione e porto dell’arma utilizzata per l’omicidio; nell’ordinanza è stata riconosciuta dal tribunale l’aggravante di mafia.