Spettacolo

“MDLSX”, i Motus in scena

La Redazione
Sabato al Kismet lo spettacolo della compagnia emiliana fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
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Dirompenti e provocatori, tornano dopo diversi anni di assenza, sul palco del Teatro Kismet di Bari i Motus, la compagnia emiliana fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò che lo scorso anno ha compiuto 25 anni.

Penultimi protagonisti della stagione presentano MDLSX, drammaturgia della Nicolò e di Silvia Calderoni, unica protagonista sulla scena. Appuntamento sabato alle 21.

Lo spettacolo
MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria.

Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva R. Braidotti in “On Becoming Europeans”, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista.

Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che MDLSX tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del dj-vj set, per dare inizio a una esplorazione sui confini. In MDLSX collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e sulla confusione tra fiction e realtà lo spettacolo oscilla – da Gender Trouble a Undoing Gender. Citiamo Judith Butler che, con “A cyborg Manifesto” di Donna Haraway, il “Manifesto Contra-sexual” di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro.

La compagnia
Compie venticinque anni la compagnia fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò: un anniversario importante per il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, che ha saputo prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente. Ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare alla radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca o a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia dell’emigrazione e di creare instant community in tutto il mondo.

Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro. Silvia Calderoni, attrice di Motus dal 2005, ha vinto diversi premi tra cui premio Ubu come migliore attrice Italiana (2009), MArteAwards (2013), Elisabetta Turroni (2014) e Virginia Reiter (2015).

Liberi pensatori, portano i loro spettacoli nel mondo, da Under the Radar (NYC), al Festival TransAmériques (Montréal), Santiago a Mil (Cile), Fiba Festival (Buenos Aires), e in tutta Europa.

Informazioni sul sito web www.teatridibari.it e a i numeri 080 5797667 e 335 8052211.

venerdì 21 Aprile 2017

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