Cinque persone sono state sottoposte a fermo per l'omicidio di Luigi Luisi. Barese, 47 anni, era morto lo scorso 14 novembre dopo un agguato consumato nel quartiere Libertà il 31 ottobre.
Sono i fratelli Domenico e Gaetano Remini, di 30 e di 19 anni, Maurizio e Donato Sardella, padre e figlio di 47 e 21 anni, e Cristian Cucumazzo, di 23.
Tutti con precedenti, sono gravemente indiziati, a vario titolo, di omicidio premeditato, porto abusivo di armi da fuoco in concorso ed evasione.
Secondo gli elementi di responsabilità sinora raccolti dalla Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile, gli autori dell’agguato sarebbero Gaetano Remini e Donato Sardella. I due, seguendo le direttive di Domenico Remini, si sarebbero avvalsi di Maurizio Sardella, padre di Donato, al quale sarebbe stato assegnato il compito di osservare i movimenti della vittima.
Per gli inquirenti, il movente sarebbe verosimilmente riconducibile a un’animata discussione avvenuta tra Luisi e Domenico Remini, per il presunto coinvolgimento di quest’ultimo nell’agguato del 30 aprile del 2015 che portò all'uccisione di Antonio Luisi e al ferimento del padre, Luigi.
Le indagini sono state condotte dalla Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile, supportate da attività tecniche, dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e di testimoni. Per gli investigatori, Domenico Remini sarebbe stato a capo del sodalizio. I cinque sono ritenuti, inoltre, vicini al clan Strisciuglio.
Durante l'inchiesta sono state anche sequestrate pistole e numerosi proiettili.