La svolta nella notte.
La Polizia ha eseguito due fermi a carico dei presunti mandante ed esecutore dell'omicidio di Giuseppe Sciannimanico, l'agente immobiliare 28enne ucciso il 26 ottobre in un agguato a Japigia.
I due arrestati sono Roberto Perilli, di 47 anni, collega della vittima, e Luigi Di Gioia, 51 anni, con piccoli precedenti per contrabbando. L'accusa per entrambi è di concorso in omicidio volontario premeditato.
Sciannimanico il 26 ottobre si era recato alle 18.30 in di via Tenente De Liguori per un appuntamento di lavoro, ma era stato colpito con due proiettili. La morte era sopraggiunta dopo poche ore nel Policlinico.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Bretone, sono state condotte dalla Squadra mobile. Decisivi gli ultimi sviluppi degli accertamenti tecnici, che hanno portato ad alcune perquisizioni. Sarebbero state acquisite anche alcune immagini registrate da telecamere di sorveglianza.
Il movente del delitto – secondo gli inquirenti – sarebbe da ricercare nella paura dei perdere il monopolio del mercato immobiliare Japigia, unito a una situazione debitoria e rancore personale.
Plaude agli inquirenti il sindaco di Bari. «Oggi – ha dichirato Antonio Decaro – questa città ha vinto un’altra battaglia e l’ha vinta grazie agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine e della magistratura che in questi mesi hanno costruito a Bari una squadra che, con grande professionalità e passione, lavora su tutta la città».