Attualità

L’importanza del tempo nella lotta ai linfomi

La Redazione
Si è conclusa ieri a Bari la campagna "Ritorniamo al Futuro"
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In Puglia un quarto della popolazione (il 25%) non ha mai tempo e più della metà (quasi il 54%) ne vorrebbe di più per sé. Oggi il tempo è denaro e per i pugliesi 2 ore valgono più di un “bene di lusso”. Infatti, il 35% dei pugliesi mette il tempo al primo posto e per avere “2 ore in più in una giornata” rinuncerebbe a un bel viaggio (al primo posto per il 28% del campione), ad un’automobile (19%), a un gioiello importante (8%) e a uno smartphone di ultima generazione (4%) .

Si parla proprio del valore del tempo, soprattutto per chi conosce da vicino il linfoma non-Hodgkin, nella campagna informativa itinerante “Ritorniamo al Futuro – Più tempo contro il linfoma” che – a 30 anni dal viaggio nel tempo del film-icona Ritorno al Futuro (uscito nelle sale il 4 dicembre 1985) – si è conclusa ieri a Bari con un incontro all'Ateneo.

La campagna, promossa dall’Associazione nazionale banche del tempo con il supporto di Roche, vuole aumentare la consapevolezza della popolazione sulla forma più diffusa di linfoma, con cui oggi convivono circa 130 mila persone in Italia  e 5.500 in Puglia, dove i nuovi casi diagnosticati ogni anno sono quasi 800 

«Il tempo non è solo denaro. Quando si parla di malattie come il linfoma non-Hodgkin, ma non solo – ha dichiarato Attilio Guarini, direttore della Struttura complessa di Ematologia e terapia cellulare dell’Irccs Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari – bisognerebbe considerare il tempo come vita recuperata. Di fronte a una patologia con buoni margini di cura, ma che presuppone terapie spesso "intensive" (comporta un significativo impatto terapeutico) e richiede un considerevole impiego di tempo sia per la terapia stessa che per la gestione degli effetti collaterali, è necessario "condividere" con il paziente l’approccio terapeutico e adeguarsi il più possibile alle sue esigenze di vita e di lavoro, affinché conservi la propria quotidianità».

Il linfoma non-Hodgkin è una neoplasia delle ghiandole linfatiche molto variegata, che normalmente insorge nei linfonodi, ma che può presentarsi anche in altri organi, o all’esordio o nel prosieguo della malattia.

«Oggi conosciamo meglio e diagnostichiamo in maniera accurata e circoscritta un linfoma: così, è possibile individuare in modo razionale le strategie terapeutiche più idonee, come ad esempio il ricorso agli anticorpi monoclonali associati alla chemioterapia, che hanno permesso di migliorare significativamente la sopravvivenza» ha aggiunto Giorgina Specchia, direttore dell'Unità operativa di ematologia con trapianto del Policlinico di Bari.
 

mercoledì 28 Ottobre 2015

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