«Prima il Frecciarossa che taglia fuori tutto il Salento, adesso i treni Intercity che potrebbero sparire da un giorno all’altro. Non si può dire che Trenitalia non sia piena di sorprese».
Luigi d’Ambrosio Lettieri commenta l'allarme lanciato in tutta Italia da Assoutenti sul mancato rinnovo del contratto per il trasporto universale tra Trenitalia e lo stato. Contratto scaduto il 31 dicembre 2014 e che permette anche il transito degli 84 Intercity.
Finora i convogli hanno viaggiato in regime di proroga. Si attendeva un annuncio del governo, ma finora da palazzo Chigi non sono giunte conferme. «Renzi, se ci sei, batti un colpo» invita Il senatore fittiano.
Liguria, Calabria, Sicilia e Puglia rischiano di perdere i collegamenti con Roma e Milano. «In temi così strategici per lo sviluppo economico del territorio e anche per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, come dettato dalla Costituzione, le sorprese, specialmente quelle a perdere, non debbano essere contemplate» aggiunde d'Ambrosio Lettieri.
«Trenitalia svolge un servizio pubblico – ricorda il senatore -. Forse qualcuno se ne è dimenticato. Dal Ministero dei Trasporti dicono di stare tranquilli, che è tutto a posto, che se ne stanno occupando i tavoli tecnici. Ma a giudicare da quanto sta accadendo intorno alla vicenda del Frecciarossa, compreso il dietrofront di Trenitalia rispetto all’incontro richiesto dal presidente Emiliano, c’è poco da stare sereni».
E la vicenda del Frecciarossa Milano-Bari non smette di far agitare la politica. Sono i parlementari e amministratori salentini, penalizzati dal mancato arrivo del treno veloce, a fare la voce grossa.
Pesa la cancellazione del vertice in programma ieri tra azienda e Regione Puglia. «I vertici di Trenitalia non devono prendersi gioco del nostro territorio e dei pugliesi» dichiara Dario Stefàno. «Non consola, anzi fa rabbia dirlo, ma quanto avvenuto oggi lo avevamo abbondantemente previsto» aggiunge il coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia.