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Raccolta differenziata ok, niente ecotassa

La Redazione
Superata a giugno quota 38%. Ma un terzo dei baresi negli ultimi tre anni non ha pagato la Tari: linea dura del Comune
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Il Comune di Bari ha superato la prova ecotassa. La percentuale di raccolta differenziata, calcolata a giugno di quest'anno, è salita al 38,38%, scongiurando così, per tutti i baresi, il pagamento della tassa supplettiva.

Lo ha comunicato questa mattina il sindaco, Antonio Decaro, in una conferenza stampa alla presenza degli assessori all’Ambiente e al Bilancio, Pietro Petruzzelli e Dora Savino.

«Venti giorni fa – ha ricordato Decaro – avevo rivolto  un appello ai baresi perché facessero un ulteriore sforzo sulla raccolta differenziata così da evitare di dover pagare l’ecotassa regionale, che per la città di Bari avrebbe significato l’aumento di 18 euro a tonnellata sui rifiuti indifferenziati conferiti in discarica. Grazie a questi sforzi il Comune di Bari ha risparmiato 1.800.000 euro e non ci sarà nessun aumento per la Tari».

«A novembre del 2014 – ha a ggiunto – avevamo un dato validato dalla Regione sulla raccolta differenziata pari al 31,77%, ed entro il 30 giugno del 2015 avremmo dovuto dimostrare di essere cresciuti di 5 punti percentuali. Venti giorni fa ci mancava ancora un punto e mezzo. La buona notizia è che siamo riusciti a crescere di tre punti percentuali, in quanto  il dato validato a giugno 2015 è pari a 38.38%. Questo significa che negli ultimi 6 mesi siamo cresciuti del 6.61%, e che dal momento del  nostro insediamento, a luglio 2014, sono 11 i punti percentuali di incremento registrati in 11 mesi di amministrazione (27,49% – 38,38%). Un dato estremamente significativo,  se si considera che in 8 anni, dal 2006 al 2014, l’incremento complessivo era stato del 10,5%».

I baresi, però, possono ancora risparmiare sulla tassa sui rifiuti: da quest’anno le famiglie che vivono nei quartieri che superano il 50% di raccolta differenziata pagheranno il 25% in meno della parte variabile della Tari. I cittadini più virtuosi sono quelli residenti a Catino, al Villaggio del Lavoratore e a Japigia, che hanno già superato il 50%, e nei prossimi mesi potrebbero farlo anche i residenti di Torre a Mare San Giorgio, San Pasquale, Mungivacca, San Girolamo-Fesca, Palese e San Pio, che sono tutti quartieri il cui dato di raccolta differenziata oscilla tra il 42 e il 49%.

C'è, però, un dato che deve far riflettere. Negli ultimi tre anni circa il 30% dei baresi ogni anno non ha pagato la tassa sui rifiuti. Il Comune vanta un credito sulla mancata riscossione della Tari pari a 55milioni di euro. Un’enormità: il servizio annuale di igiene urbana costa infatti 63 milioni di euro. «È come se per quasi un anno l’Amiu avesse offerto il servizio gratis per tutti» ha commentato il primo cittadino.

Per recuperare questa cifra e combattere i morosi Palazzo di Città ha deciso di varare un piano straordinario scegliendo la linea dura: chiunque si rivolgerà al Comune per un servizio a domanda individuale (mensa scolastica, l’asilo nido o anche un semplice certificato di anagrafe) dovrà dimostrare di essere in regola con il pagamento della tassa sui rifiuti, pena la sospensione del servizio richiesto.

«Oltre ad avere evitato l’ecotassa – ha aggiunto l’assessore Petruzzelli – in questi mesi, come indicato dalla Regione, abbiamo lavorato sullo sviluppo di buone pratiche per far crescere la raccolta differenziata in diversi ambiti. Abbiamo posizionato i contenitori per differenziare i rifiuti negli uffici comunali (al fine di ridurre la produzione complessiva), abbiamo previsto l’incentivazione del compostaggio domestico che vedrà alcuni condomini pilota dotarsi di contenitori per il compost, come pure le scuole cittadine, così da recuperare correttamente le frazioni organiche dei residui della refezione».

A breve, inoltre, saranno inaugurate altre case dell’acqua e sarà rilanciato il progetto “Brand gnu”, che consente il recupero e la rigenerazione dei vecchi pc comunali, donati ad associazioni e realtà impegnate nel sociale. «Tra le attività da realizzare nel breve periodo – ha annunciato Petruzzelli – abbiamo intenzione di spostare tutti i cassonetti che oggi sono su sede stradale tra Torre a Mare e San Giorgio posizionandoli nei condomini della zona per scoraggiare il fenomeno della “migrazione dei rifiuti” da comuni limitrofi. Nel quartiere di San Giorgio partiremo con il porta a porta spinto».
 

giovedì 2 Luglio 2015

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