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Università, 700 barchette di carta per la strage dei migranti. Immagini

La Redazione
Link ricorda la tragedia al largo delle coste siciliane
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Nella notte scorsa un peschereccio salpato dalle coste del Maghreb si è ribaltato a sud di Lampedusa, consumando l’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia. Una strage, un'ecatombe, con un bilancio che supera i 700 morti in mare.

«È importante che eventi di questo tipo non si normalizzino, che la loro memoria sia sempre viva, in modo da agire contro le cause che hanno provocato una tragedia simile e non rimanere indifferenti fino alla prossima ecatombe» dichiara Luca Ieva, coordinatore di Link Bari.

L'associazione studentesca ha deciso di ricordare le vittime collocando, nell'atrio dei dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze politiche, 700 barchette di carta, dedicate «a coloro che questi giorni hanno perso la vita fuggendo da oppressioni, violenze e persecuzioni».

«Per coloro che riescono ad arrivare sulle nostre coste si apre invece un'ulteriore periodo di difficoltà – sottolinea Link -, ne sono esempio le discriminazioni e le espressioni razziste verso coloro che frequentano piazza Cesare Battisti, su cui i dipartimenti si affacciano».

«Politiche di integrazione e inclusione, insieme alla costituzione di un corridoio umanitario, sono necessarie – aggiunge la sigla studentesca – per evitare sia la reclusione nei campi di concentramento dei Cie, sia il ricatto a cui queste persone sono soggette, spesso dai gruppi criminali organizzati, per potersi assicurare la sopravvivenza».
 

lunedì 20 Aprile 2015

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