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L’Acquedotto Pugliese celebra il genio di Duilio Cambellotti. Una mostra dal 27. Il video

La Redazione
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Vendola: «Mostra Cambellotti orgoglio per la Puglia»
La sede dell'Aqp apre al pubblico. Vendola: «Ha saputo donare bellezza e sostanza agli eventi che hanno cambiato il destino delle Puglie»
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Monumento unico in Italia, il Palazzo dell'Acquedotto Pugliese di Bari si apre al visitatore come lo scrigno prezioso delle simbologie dell’acqua, delle sue grazie e delle sue virtù, realizzate dal genio di Duilio Cambellotti.

Dal 27 febbraio al 14 giugno il Palazzo ospita la mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua”. L’Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia, la Città di Bari, con il contributo della Banca Popolare di Bari e la preziosa collaborazione della Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e l’Archivio Cambellotti di Roma, dedicano questa mostra a Duilio Cambellotti per celebrare il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle terre pugliesi (1915-2015), con un grande omaggio alla poliedrica personalità dell’artista che ha saputo dar corpo e figura alla celebrazione dell’acqua nelle terre assetate della Puglia. La mostra è organizzata dalla società Sistema Museo.

L'evento è stato presentato venerdì a Roma, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, del’assessore alla Cultura, Silvia Godelli saranno, dell’amministratore unico di Aqp, Nicola Costantino, e del curatore della mostra, Emanuela Angiuli.

Nell’evento espositivo la narrazione del lungo percorso artistico dell’autore, attingendo alle raccolte di materiali esistenti presso il palazzo dell’Acquedotto, musei, fondazioni, collezioni private, si compone di oltre centoventi opere in dipinti, disegni, illustrazioni, celebri sculture in bronzo come la monumentale “Fonte della Palude”, ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili e quaranta bozzetti preparatori eseguiti per il Palazzo dell’Acquedotto, in un susseguirsi di argomenti dedicati: la spiga e l’ulivo, le mille e una notte, il mondo della natura, la grazia delle donne, le virtù dell’acqua, gli stili e gli arredi.

Il poliedrico artista Duilio Cambellotti fu incaricato nel 1931 della decorazione e dell’arredo dell’intero complesso, a coronamento dell’immane impresa di ingegneria idraulica compiuta in una regione avara di acque fin da epoche antichissime. Realizzato fra il 1931 e il 1934, il lavoro che Cambellotti dedica al palazzo rappresenta la sintesi di un lungo percorso artistico che lo aveva visto protagonista nelle arti plastiche, della scultura, pittura, scenografia teatrale, ceramica, illustrazione editoriale, architettura e design, sperimentate di volta in volta con la stessa forza espressiva verso il mondo del lavoro, la terra in particolare.

«Celebrare l’avvento dell’acqua attraverso questa mostra significa raccontare un capitolo del nostro Novecento, attraverso le opere del lungo percorso artistico di Duilio Cambellotti – ha dichiarato Vendola -. Attingendo alle raccolte di materiali esistenti presso musei e fondazioni, disegni, illustrazioni, vetrate, dipinti, sculture in bronzo, ceramica e  terracotta, fino al ricchissimo prezioso repertorio dei materiali preparatori dedicati al Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, assume per noi il significato di riconoscimento e di gratitudine verso un maestro che ha saputo donare bellezza e sostanza agli eventi che hanno cambiato il destino della storia delle Puglie».
 

domenica 8 Febbraio 2015

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