Il 2015 delle tartarughe marine comincia dov'era finito. Sette, al momento, gli spiaggiamenti censiti sulle coste della Città metropolitana e della Bat.
Una carcassa è stata rinvenuta anche a Santo Spirito. Le altre a Barletta, Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo. La più grande misura un carapace di 84 centrimetri di lunghezza, ed è stata rinvenuta nei pressi del residence Andromeda a Giovinazzo. Le tartarughe si trovavano in avanzato stato di decomposizione, condizione che impedisce l'esecuzione della necroscopie. Molte di esse presentavano prolasso cloacale, segno valutabile macroscopicamente e riconducibile alla morte per annegamento.
Tre esemplari ancora in vita sono stati, invece, recuperati in mare da altrettanti pescherecci. Sono loro i primi ospiti del centro di recupero con sede a Molfetta. Una testuggine sarà operata. Dopo il periodo di convalescenza, sarà liberata come le altre due.
Pasquale Salvemini, responsabile del centro di recupero con sede a Molfetta, fa leva sulla sensibilizzazione degli operatori della pesca per attivare nuove collaborazioni e salvaguardare così il più possibile questi animali.