Un bollettino di guerra per il mare, che in poco meno di 24 ore e in 30 chilometri di costa ha portato sulla battigia sei tartarughe della specie Caretta caretta. Due sono le carcasse che si contano sul tratto di costa biscegliese, due sulla costa barese e altri due esemplari rispettivamente rinvenuti a Giovinazzo e Santo Spirito. Delle sei tartarughe la più piccola, trovata a Bari, aveva lunghezza carapace di 55 centimetri, le più grandi circa 75.
Le cause di decesso possono essere molteplici: inquinamento, sacchetti di plastica ingeriti accidentalmente o annegamento dovuto alla pesca a strascico o altre tecniche.
Da una prima valutazione macroscopica é stata individuata come probabile causa l'annegamento, come testimonia il prolasso cloacale presente sulla maggior parte degli esemplari. Sui vari luoghi di spiaggiamento sono intervenuti gli attivisti del Centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, i militari della Capitaneria di Porto, i comandi di Polizia municipale e i veterinari delle Asl competenti.
Pasquale Salvemini, responsabile del centro, informa che su nessuno degli esemplari sarà possibile effettuare la necroscoscopia: tutti gli animali versavano già in avanzato stato di putrefazione. Dallo stato delle carcasse, la morte é quasi sicuramente avvenuta diverse settimane fa. Sono state effettuate, invece, delle misurazioni di routine e delle biopsie per esami genetici.
Non sono stati menzionati i volontari,visto che tra questi c’era chi ha scattato questa foto.