«L’amministrazione dell’Università degli Studi di Bari sta verificando la possibilità di anticipare la chiusura delle strutture universitarie, addirittura alle 16.30».
Link Bari lancia l'allarme. «Ciò significa – denuncia il sindacato studentesco – che tenere aperti i dipartimenti costa troppo per la nostra università. Costa troppo avere degli studenti nelle aule a fare lezione, a studiare nelle sale lettura ed impegnarsi nei laboratori. Gli studenti e la loro formazione sono un capitolo di spesa, niente di più».
«Noi crediamo, invece, che questi non siano settori su cui si possano fare tagli e che l’amministrazione dovrebbe rivedere le sue scelte», commentano. E rilanciano: «Bisognerebbe prolungare gli orari di apertura delle strutture per far vivere le potenzialità della comunità accademica a pieno regime; risolvere il problema della sicurezza, infatti uno spazio vissuto da molti studenti non è uno spazio a rischio; risolvere il problema della carenza di spazi per studiare».
Per questi motivi Link lancia la campagna “Fateci spazio!”. Una raccolta firme presentata a tutta la comunità accademica.
Una petizione in cinque punti in cui si propone di tenere aperto il Palazzo ex Poste fino alle 23, anche di sabato e domenica e il Palazzo delle aule del campus anche di sabato. Si chiede inoltre il ripristino del sesto e settimo piano del Palazzo del Prete (giurisprudenza e scienze politiche) e la destinazione di alcuni spazi a sale studio e spazi autogestiti per gli studenti e ad aulette per i dottorandi.
Nel quarto punto Link chiede l’apertura di tutte le aule di tutte le strutture universitarie oltre gli orari di lezione e l'apertura dell'ex Palazzo dell'Enel «inaugurato ma mai utilizzato, con il conseguente trasloco degli uffici dall'ateneo liberando aule e spazi, in modo tale da adibire questi alla attività didattica o di studio».