Cultura

“Niente paura”, scorre il film di questi decenni

La Redazione
Alla Mediateca il documentario di Piergiorgio Gay, con le musiche di Luciano Ligabue. Lunedì alle 18.30
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Secondo appuntamento per "ViSuoni – Musica per pensare", rassegna cinematografica per riflettere sul rapporto tra musica e cinema organizzata dal club della canzone d'Autore in collaborazione con la Mediateca regionale pugliese.

Se la musica è percepita solitamente come colonna sonora di un film, è anche vero che spesso possono essere le immagini a "spiegare" una musica e dunque a divenirne la colonna portante. Le pellicole che intendiamo proporre disegnano un percorso musicale tutt'altro che lineare che spazia dal folk-politico al cantautorato.

Il secondo appuntamento si svolgerà lunedì 16 giugno in Mediateca (via Zanardelli 30) alle 18.30 ed è una riflessione, tra musica e parole, sugli ultimi decenni di storia italiana col documentario "Niente paura" di Piergiorgio Gay, con le musiche di Luciano Ligabue.
L’introduzione è affidata a Nicola Colaianni, del dipartimento di giurisprudenza Università di Bari

“Niente paura”, un grido che noi italiani non dovremmo mai dimenticare. E questo docu-film di Piergiorgio Gay ce lo rammenta.
"Auguro la buonanotte", dice il cantante alla fine di un concerto, "a tutti quelli che vivono in questo Paese ma che non si sentono in affitto, perché questo Paese è di chi lo abita e non di chi lo governa".

“Niente paura” non vuole essere un pamphlet usa e getta ma qualcosa di più e di meglio. Vuole provocare una riflessione sui principi fondamentali del nostro vivere civile, sul perché alcuni di essi si siano dissolti e sul perché comunque non debbano prevalere né lo scoramento né, ancor peggio, l'indifferenza. Rivedere Falcone, sentire Pertini oppure, nel presente, ascoltare la figlia di Guido Rossa che ha chiesto (dopo 30 anni di detenzione) che venisse concessa la libertà vigilata all'assassino di suo padre perché lo riteneva un dovere civile nei confronti di un uomo veramente cambiato è importante. Lo è ancor di più perché ci vengono anche ricordati gli articoli di una Costituzione che qualcuno vorrebbe non tanto "riformare" quanto piuttosto cancellare e riscrivere a proprio piacimento.
 

domenica 15 Giugno 2014

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