La Liomatic Group Cus Bari riparte per l'ultima gara al PalaFlorio del 2012. Avversario di turno: il temibile Chieti. Domenica 23 dicembre, i baresi proveranno a chiudere nel migliore dei modi davanti ai propri tifosi, allontanando i veleni dell'ultima settimana che hanno avuto nella squalifica di coach Putignano (per i ben noti episodi post-Casalpusterlengo) il prologo e nella debacle di Recanati l'epilogo (90-62 il finale). L'inizio di una nuova settimana di lavoro, dunque, è anche il momento per archiviare quanto accaduto la domenica precedente. Abbiamo analizzato il match con il vice-coach Roberto Valenzano.
"Abbiamo giocato bene i primi due quarti, eseguito a dovere il piano partita e, senza qualche sbavatura di troppo, saremmo potuti andare al riposo anche in vantaggio – queste le prime parole sulla gara che, all'intervallo, vedeva le due squadre in sostanziale equilibrio (18-18 dopo 10', 33-29 al 20') -. Poi nel terzo quarto, abbiamo subito in difesa, siamo andati sotto e ci hanno puniti. Abbiamo abboccato alle loro provocazioni, sapevo ci sarebbero state e questo ci ha fatto perdere un po' la bussola. Anzichè concentrarci sul gioco, abbiamo pensato a parlare con gli arbitri o a rispondere alle provocazioni e questo si è tradotto in 7 tra falli tecnici e antisportivi che, oltre ai tiri liberi realizzati dai nostri avversari, ha portato anche a extra-possessi che alla fine hanno pesato e pure parecchio. L'episodio di Putignano e quelli di Recanati sono distinti, ma devo pensare che le precedenti squalifiche subite anche da altri nostri tesserati abbiano un po' acuito l'attenzione degli arbitri nei nostri confronti. Siamo sotto i riflettori e la conferma l'ho avuta in occasione del primo tecnico comminato a Barozzi: gli era stato fischiato fallo su tiro da tre e timidamente aveva provato a giustificarsi, ma la coppia arbitrale non ha avuto esitazione. Quell'azione ci è costata un 7-0 di parziale a cronometro praticamente fermo e ha dato il là allo strappo. Con questo, non voglio giustificare atteggiamenti sbagliati, anzi, dobbiamo imparare tutti a rimanere tranquilli e pensare solo al gioco. Non possiamo perderci in altre situazioni che nuocciono solo al nostro prosieguo sportivo".