Cultura

‘Ricominciare da Sud’ per legittima difesa

Laura Bienna
La lunga lista delle cose che non si sanno sul Mezzogiorno d'Italia
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C’è chi crede che sia arrivato il momento in cui Cristo debba muoversi da Eboli, ammettendo di aver commesso un grave errore ad essersi fermato lì senza proseguire nella scoperta delle bellezze del Sud. Uno fra tutti Lino Patruno, che ha presentato il suo libro “Ricomincio da Sud” , nella splendida cornice di Villa degli Arcieri, a Santo Spirito.  “Certo avrà qualche difficoltà nei collegamenti– ha insistito il giornalista e scrittore- ma si renderà conto del fatto che il Sud non è quella ‘malattia d’Italia’, quella ‘zavorra’ per il Paese di cui si sente dire in giro”.

Beh sì, a qualche disagio potrebbe andare incontro nei trasporti se si pensa che dei 1400 km di alta velocità previsti  per l’ Italia, solo 200 saranno realizzati al Sud, senza alcuna motivazione plausibile per questa ulteriore, ennesima, discriminazione.  E se decidesse di muoversi in auto, Nostro Signore dovrebbe vedersela con un’autostrada che è in costruzione all’incirca da 10 anni con assoluta mancanza di una corsia d’emergenza, scarsa manutenzione, frequenti ‘salti di carreggiata’ e, addirittura, delle tratte che, ad oggi, non hanno mai visto l’inizio dei lavori. Come dire, meglio che il nostro celebre viaggiatore continui a praticare la camminata sulle acque.

Sì perché, è vero, tanti, tantissimi sono i problemi che affliggono il Sud Italia, ma uno più di tutti: il pregiudizio che vuole il Mezzogiorno lento, fannullone, sprecone.  Un pregiudizio, perché di questo si tratta, che ha portato l’ex Ministro dell’Istruzione Gelmini a cancellare con un colpo di spugna dalle antologie scolastiche autori come Quasimodo, Sciascia, Vittorini, Tomasi di Lampedusa perché meridionali. Quel pregiudizio che impedisce, addirittura, di guardare a quell’altra faccia del Mezzogiorno, quella di cui nessuno parla e che, invece, brilla per efficienza e innovazione.

L’ultima fatica di Patruno mira a rivelare proprio quell’ ‘altro Sud’, quello dello sviluppo e delle eccellenze: quello che, in un piccolo paese in provincia di Taranto, confeziona le camicie per il Principe William d’Inghilterra, ad esempio, o quel Sud che, per rimanere in tema, ha fornito la dieta mediterranea che segue Kate, sua moglie, una dieta che, fra le altre cose,  prevede tra i suoi alimenti il fico bianco, premiato ‘miglior prodotto nazionale dell’anno 2011” e di cui è gran estimatrice la regina Elisabetta. Ah e, per essere precisi, quella dieta che è Patrimonio dell’Umanità grazie all’Unesco. Robbetta, insomma.

E ancora, quel Sud che ospita a Modugno l’azienda che ha realizzato il microchip per ‘Curiosity’, la navicella che è ora in viaggio verso Marte, a Monopoli  l’unica azienda al mondo in grado di produrre veicoli e sistemi di altissima tecnologia per monitorare le infrastrutture ferroviarie e a Cosenza quella che ha fabbricato a mano le scarpe che George Clooney e Brad Pitt hanno indossato alla notte degli Oscar. 

Ma non è ancora tutto: quel Sud che costruisce (ironia della sorte, in Calabria) i moderni locomotori Etr 500 per i treni ad alta velocità, e che è patria, sempre in Calabria, dei due ideatori del contenitore per la raccolta differenziata utilizzato dalla Coca Cola alle Olimpiadi di Londra 2012. Un Sud che è il primo produttore al mondo di mouse per pc, che mette a punto (alla Fluifotecnica Sanseverino di Bari) l’unico macchinario in grado di assorbire il petrolio dalle acque marine, un ‘altro Sud’ che ha scoperto, in un piccolo centro del casertano, l’additivo chimico in grado di rendere la plastica biodegradabile, e che, a Palo del Colle, realizza i sensori antisisma capaci di intercettare le onde elettromagnetiche e di anticipare l’arrivo di un terremoto. E la lista è ancora lunga.

Dunque, non sarà forse che quel divario esistente tra Nord e Sud, è frutto di una vera e propria pianificazione che ha avvantaggiato una parte del Paese? Non sarà che lo sviluppo del Nord è avvenuto, di fatto, ai danni del Sud e che il Nord sarà sempre più ricco quanto più il Sud sarà sempre più povero? Queste ed altre le domande alle quali l’autore non si è sottratto,  poste dalla moderatrice, la Professoressa Antonella Musitano  VicePresidente dell’UTL che ha organizzato l’incontro conclusosi , infine, con il decalogo delle cose che possiamo fare noi perché, effettivamente, si ricominci da Sud'.

Informarsi , innanzitutto, in modo da non farsi trovare impreparati quando l’ennesimo luogo comune sul Sud riaffiorerà,  ma anche comprare prodotti del Sud, "per legittima difesa" , dice Patruno, ma anche per aiutare quella porzione di Paese volutamente svantaggiata,  infine, se se ne ha la possibilità, pensare a quei terremotati di Mormanno, sul Pollino, che dormono ancora nelle auto mentre ancora, in tutta Italia ci chiedono di acquistare parmigiano per aiutare solo una parte di cittadini, quelli di ‘Serie A’.

Per cui, dal momento che si avvicina il Natale, pensateci prima di acquistare il panettone; potreste preferirgli il cioccolato sopraffino leccese che anche Paul McCartney gusta alle 5 di pomeriggio. E, quando sarete davanti alla tv a gustarvi un film, ricordate che 'Edward' avrà anche le 'mani di forbice', ma il suo regista Tim Burton ha gli occhiali da sole prodotti a Potenza. 

sabato 15 Dicembre 2012

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