“Le valutazioni del Primo Ministro Mario Monti sul rischio di insostenibilità del sistema sanitario nazionale, anche se parzialmente smentite, confermano tutte le preoccupazioni espresse in varie occasioni da me, dal governo regionale, dal Presidente Vendola e da tutti gli altri assessori regionali in Commissione Salute.”
L’Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Ettore Attolini, commenta così le dichiarazioni rilasciate ieri dal Premier Monti, che ha paventato il pericolo di non riuscire più a garantire il servizio sanitario nazionale, se non attraverso nuove fonti di finanziamento, alludendo ad una privatizzazione di fatto del sistema sanitario.
“Da circa un anno denunciamo le condizioni difficili in cui versano i sistemi sanitari regionali italiani, a causa dei pesanti tagli e definanziamenti inferti dal governo, che ormai ammontano a circa 35 miliardi di euro. Abbiamo più volte denunciato che i tagli indiscriminati provocano carenze nel sistema, che rischiano di mettere in discussione l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini.
Abbiamo cercato più volte il dialogo con il governo sui tavoli istituzionali, per lanciare un grido di allarme sulle tante difficoltà cui sta andando incontro il sistema della sanità pubblica, sempre più povera di risorse e di mezzi. E nel contempo, prosegue, stiamo cercando di difendere strenuamente l’universalità del diritto di accesso alle cure, riorganizzando la rete dei servizi, tagliando la spesa improduttiva, intervenendo sui costi eccessivi, spostando la medicina direttamente sui territori, a disposizione dei cittadini.”
“Non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci – conclude l’Assessore Attolini – e proseguiremo la nostra battaglia di difesa e tutela del servizio sanitario pubblico, accessibile a tutti, a prescindere dalle condizioni economiche dei cittadini. Se è vero che abbiamo un sistema sanitario che fa invidia al resto del mondo, così come ha detto il Premier Monti, perché decidere di smantellarlo e di abbattere la mannaia dei tagli, che hanno sottratto al sistema 35 miliardi di euro in pochi mesi?”.