Proseguiamo la nostra inchiesta sul mancato intervento ferroviario nel territorio di Palese e Santo Spirito per scoprire quali siano stati i personaggi pubblici che all’ultimo momento, quello delle decisioni, non sono stati coerenti con le promesse fatte ai cittadini oppure sordi e ciechi davanti al grave scippo perpetrato a danno della comunità della 1^ Circoscrizione.
Mario Loizzo, consigliere regionale ed ex-assessore ai trasporti della Regione Puglia, il maggior colpevole per molti cittadini, per anni ha inondato le sale conferenze di alberghi e la sede della Prima Circoscrizione con grandi discorsi anche dettagliati sulla fattibilità dell’interramento a Palese-Santo Spirito.
Una nuova visione concettuale, secondo il suo dire, di intervento sul territorio in antitesi alla logica precedente della vecchia amministrazione comunale diretta dal ex-Sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia che voleva risolvere il problema dei passaggi a livello in 1^ Circoscrizione con sottopassi e cavalcavia. L'interramento dei binari che tagliano in due Palese e Santo Spirito tecnicamente si può fare, asseriva Loizzo in una delle tante riunioni, come io 26 Giugno 2005 all’Hotel Palumbo a Palese durante un convegno sul tema ferroviario. Loizzo faceva riferimento ad un dialogo avuto con l'ingegner Mauro Moretti, amministratore delegato di Rfi che gli aveva assicurato che l’interramento era tecnicamente fattibile e compatibile con le esigenze operative dell'azienda ferroviaria. Anche il senatore Nicola Latorre nel suo intervento al convegno di Palese ebbe a dichiarare che seppur non c’erano finanziamenti in quel momento si sarebbe impegnato in sintonia con la politica della Regione Puglia per "riaprire la partita" con RFI sul nodo ferroviario di Bari. La cosa più importante per lui era il concetto già ribadito nelle varie sedi istituzionali: "A Palese non si possono e non si devono alzare altri muri".
Ludovico Abbaticchio in qualità di Assessore all’urbanistica del Comune di Bari dichiarava tempo fa invece alla Gazzetta "Un milione e seicentomila euro per un concorso di idee di livello internazionale. Potrebbe essere questa la strada per giungere alla soluzione dello scioglimento del nodo ferroviario di Bari. Il Comune ci pensa. I soldi ci sono. La strada del concorso di idee sembra, al momento, fondata su alcuni capisaldi inamovibili. Io dico – ribadì l’assessore Abbaticchio – che prima di tutto, ci sono tre punti dai quali non possiamo prescindere: il primo è l’interramento dei binari a Nord e a Sud, il secondo è la riqualificazione dell’area ferroviaria dove insistono le Ferrovie del Sud est, il terzo è l’irrinunciabile permeabilità che occorrerà creare affinché la città, anche quella che oggi si trova a monte dei binari, si riappropri del proprio rapporto con il mare.
L’idea del concorso internazionale è rimasta tanto che, l’attuale assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro, ha concretizzato quanto dichiarato dal suo predecessore facendo pubblicare il concorso di idee, ma ha dimenticato di inserire la parte di Bari Nord dal progetto di ricucitura dei quartieri interessati dall’intervento ferroviario. In sostanza Palese e Santo Spirito spaccati totalmente dai binari non hanno bisogno di nessuna ricucitura od altro intervento.
Lo stesso Sindaco del comune di Bari Emiliano nel suo programma elettorale aveva messo la soluzione dell’interramento a Palese e Santo Spirito.
L’assessore Minervini, il 30 Giugno 2010 ad un giornalista di Antenna Sud che gli chiedeva come sarebbe stata Bari quando non più divisa dal mare di ferro, cioè dal fascio di binari che divideva la città da Sud a Nord, rispose tra l’altro: "Una città ricomposta, riunita, non più divisa" ma si riferiva anche a Palese-S.Spirito si chiedono ancora molti cittadini di questi due quartieri.
Sul tema dell’interramento sono intervenuti favorevolmente a vario titolo anche esponenti del centro destra come l’ex-ministro dei trasporti Lunardi, l’onoreveole Viceconte, ex sottosegretaio ai trasporti, non possiamo dimenticare per il centrosinistra lo stesso Nicki Vendola e l’ex-ministro dei trasporti Antonio Di Pietro.
Due solo voci di alto livello politico si sono sollevate per chiedere attraverso interrogazioni parlamentari le ragioni del mancato finanziamento per l’intervento ferroviario di Bari Nord, il Senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri (PDL) ed il Deputato Pierluigi Zazzera (IDV), silenzio assoluto da parte degli altri parlamentari pugliesi. I cittadini attendono fiduciosi le risposte e nel frattempo continuano a chiedersi chi abbia dirottato o fatto dirottare l’intera somma di 395 milioni di euro destinata all’intervento per Bari Nord e Bari Sud solo su quest’ultimo tratto di ferrovia.