Il Primo cittadino barese aveva detto chiaramente ai Pidiellini: "Se non ricevo le scuse pubblicamente, ci vedremo in tribunale". I manifesti che riportavano l'immagine del lungomare di Bari invaso da immondizia, su cui campeggiava la scritta "Grazie Emiliano", erano stati sin da subito considerati diffamatori del e dal sindaco, il quale ha poi proceduto con la querela nei confronti del Pdl e con il bloccare l'affissione dei manifesti.
Ma qualcosa non è andata come prevista: i manifesti sono stati ugualmente affissi per tutta la città ed Emiliano non l'ha affatto presa bene. Gli Uffici, quindi, non hanno bloccato l'affissione, scatenando ulteriormente l'ira del sindaco: "Ho querelato gli autori di quel manifesto personalmente e come sindaco e gli uffici comunali non hanno sospeso l’affissione, contribuendo così a diffamarmi? Dovete rimuoverle!", pare abbia urlato Emiliano nella sua stanza di Palazzo di Città al capo di gabinetto Antonella Rinella e al vicesindaco Alfonso Pisicchio.
Oltre a quello che sin da subito, in Consiglio comunale, era stato definito un "danno" per l'immagine del Primo cittadino, anche la beffa. E se gli Uffici nulla hanno fatto per evitare che la campagna del Pdl fosse avviata, qualora il giudice dovesse riconoscere il reato di diffamazione, anche il Comune sarebbe costretto a risponderne.
Impara ad essere più vituoso verso le persone!!!