Attualità

Polemiche sui passaggi a livello non dotati di efficienti misure di sicurezza

Gaetano Macina
I palesini pretendono risposte da RFI, Regione e Comune
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Qualche settimana fa è stato pubblicato sul nostro giornale un articolo che faceva riferimento all’ennesimo episodio di sbarre alzate e treno in frenata al passaggio a livello di via Priolo a Palese.

Tra l’altro,niva evidenziato un aspetto importante, incontestabile e realistico: <<Ormai, era scritto, sta diventando un’abitudine,  un evento quasi normale a Palese e sempre al solito centralissimo passaggio a livello di via Priolo a Palese: sbarre alzate e treni in transito ed i palesini si stanno adeguando ad attraversare i binari con molta circospezione non fidandosi troppo della efficienza operativa delle ex-Ferrovie dello Stato o dei suoi apparecchi di controllo. L’ultimo episodio è accaduto Venerdì scorso verso le ore 11,30 sempre in via Priolo. Il treno proveniente da Bari, fermatosi alla stazioncina di Palese, riprendeva la sua corsa, ma il macchinista intuito prima e constatato dopo che il passaggio a livello era aperto a causa di un guasto alle sbarre, molto diligentemente arrestava il convoglio a "due passi" dallo stesso  passaggio, permettendo ai veicoli di attraversare. Un plauso al macchinista, ma un elogio più grande va ad una signora gentile e temeraria che , nonostante avesse le mani incollate al carrozzino, dove beatamente ed ignaro del pericolo dormiva il suo bambino, avvertiva le macchine in procinto di attraversare il passaggio a livello che stava passando il treno, facendo loro il segno di fermarsi.>>

A questo articolo con la foto “live” del treno fermo al passaggio a livello  di via Priolo con sbarre alzate è seguito un comunicato ufficiale dell’ufficio stampa di RFI per fornire alcune precisazioni sulla questione.

"I dati dei primi mesi del 2012, è scritto nel comunicato, parlano chiaro: la maggior parte dei guasti al passaggio a livello di Via Priolo sono imputabili sette volte su dieci a quello che, in termine tecnico, viene definito tallonamento delle sbarre da parte di veicoli o di persone, il resto delle volte a guasti all'infrastruttura. E' dunque il comportamento scorretto di automobilisti e pedoni che attraversano il passaggio a livello quando le sbarre sono in fase di chiusura o addirittura chiuse, la causa più ricorrente dei guasti del passaggio a livello di Via Priolo. Rassicuriamo i lettori che il passaggio a livello funziona regolarmente ed è sicuro anche quando si verificano guasti temporanei, come quello avvenuto venerdì scorso. La sicurezza e l'incolumità dei cittadini sono garantite dall'immediata attivazione dei sistemi di sicurezza che sovrintendono la circolazione ferroviaria. I segnali lungo la linea si dispongono automaticamente al rosso, bloccando il passaggio dei treni. In attesa del ripristino della normale funzionalità degli apparati, specifici protocolli prevedono che i treni possano riprendere a circolare utilizzando la cosiddetta marcia a vista. I macchinisti ricevono cioè la disposizione di arrestarsi prima del passaggio a livello e di attraversarlo, a marcia lenta, solo dopo aver verificato che non ci siano impedimenti sui binari, segnalando con ripetuti e prolungati fischi il proprio transito. Ricordiamo comunque che quando si attraversa un passaggio a livello è fondamentale osservare scrupolosamente il Codice della Strada. Il rispetto di alcune regole, come fermarsi quando le sbarre sono in chiusura, attendere la riapertura delle barriere, non scavalcare o passare sotto le sbarre quando sono chiuse e rispettare la segnaletica e ì semafori stradali che proteggono i passaggi a livello, consente infatti di evitare potenziali pericoli sia per le persone sia per il treno".

Fin qui il comunicato di RFI che è stato commentato da diversi cittadini di Palese: "è veramente incredibile, hanno affermato alcuni, che RFI abbia la faccia tosta di dare la colpa sette volte su dieci ai pedoni ed ai veicoli ed imputare a se stessa solo tre guasti. Le statistiche fatte da loro e non da un istituto specializzato, come possono essere credibili affermano, quale valenza statistica possono avere?

Per quanto riguarda le automobili, per i cittadini, il problema è stato per fortuna risolto dalla provincia di Bari con la realizzazione delle rampe in zona 167 mentre RFI, Comune di Bari e Regione Puglia cosa hanno fatto nel frattempo? Tante belle parole e tanti proclami.

"Ci spieghi RFI, chiedono sempre i cittadini, è normale che un povero cittadino debba stare 30-40 minuti con il solleone, pioggia e vento dietro le sbarre chiuse ai passaggi a livello di via Priolo e Via Capitaneo senza un’alternativa valida, senza una pensilina dove rifugiarsi, senza un display alfanumerico che lo tenga informato sulla circolazione dei treni".

Un residente, fra i più arrabbiati, invita RFI a dare risposte concrete a queste problematiche altro che codice della strada o tallonamento, ed afferma: "qui siamo in presenza di un vero e proprio sequestro di persona".

"Venisse qualche loro dirigente, dice un altro, a stare da noi una settimana da noi e vivere quotidianamente l’incubo delle lunghe attese dietro le sbarre".

Il codice della strada lo conosciamo benissimo, afferma un altro cittadino,  specialmente nella parte che riguarda l’attraversamento di binari dove le norme  prevedono  la realizzazione delle cosiddette zone di ricovero  o spazi di fuga ai passaggi a livello che a Palese non esistono. Non esiste neppure la complanarità delle due sedi  stradale e ferroviaria  e questo mette a dura prova la sicurezza delle auto e crea situazioni di pericolo in molte occasioni.

A questo punto i cittadini attendono risposte concrete e valide alternative  da RFI, ma anche dal Comune e dalla Regione (interramento bocciato);  per lavarsi  la coscienza non basta più un semplice cartello ”Vietato attraversare i binari” o fare promesse da marinaio  durante assemblee pubbliche  nel salone parrocchiale .

martedì 2 Ottobre 2012

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