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Bojinov castiga ancora il Bari

Mauro Solazzo
Un gol dell'ex-leccese regala il successo al Verona a due minuti dalla fine. Pugliesi alla prima sconfitta in campionato
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Mettiamola così: prima o poi, doveva pur succedere. Il Bari perde a Verona, ma lo fa con l’onore delle armi, contro una delle squadre più attrezzate della Serie Bwin. I galletti cadono per mano di una vecchia conoscenza, quel Valeri Bojinov che già in passato aveva colpito mortalmente i colori biancorossi. I ragazzi di Torrente non sono mai andati particolarmente in affanno, spesso sono riusciti a ribaltare con azioni manovrate i tentativi dei padroni di casa, ma hanno concesso forse troppo sulle fasce laterali, dove le continue sovrapposizioni di Cacciatore a destra e di Martinho sinistra si concretizzavano spesso con cross molti pericolosi, come testimoniano i dieci calci d’angolo conquistati dagli scaligeri. E proprio dall’ultima incursione del terzino destro, è venuto il gol-partita.

Nel Verona, Mandorlini preferisce in partenza l’ex-barese Emanuel Benito Rivas a Carrozza in attacco; per il resto nessuna sorpresa, con Cacia (reduce dalla tripletta di Varese) in campo e Valeri Bojinov in panchina. Nel Bari, Torrente conferma lo schieramento che aveva sconfitto martedì scorso la Pro Vercelli, portando Defendi (al rientro dalla squalifica) in panchina; in attacco, dunque, ancora fiducia a Galano dal primo minuto.

Dopo qualche schermaglia iniziale, il Verona sfiora il vantaggio al 6’: è Lamanna a dire di no, in rapida successione, prima a Laner e poi a Cacciatore, con un doppio intervento prodigioso. Il Bari risponde cinque minuti dopo, quando da una conclusione dalla distanza di sinistro di Galano, un rimpallo smarca Bellomo al limite dell’area, ma il numero dieci conclude centralmente e debolmente. Al 13’ per i padroni di casa ci prova Moras di testa, servito da un corner di Halfredsson, ma l’incornata si spegne di un soffio al lato. Ma è sempre Rivas il pericolo pubblico numero uno per il Bari, con la sua capacità di partire da sinistra, accentrarsi e concludere di destro. Al 21’ un’azione tipica dell’argentino costringe Lamanna alla deviazione in angolo sul suo primo palo. La partita è vivace nonostante la pioggia copiosa e le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto. Al 29’ Martinho va via in tunnel a Sabelli sulla fascia, costringendo la fallo (e al cartellino giallo) il difensore barese: lo spiovente di Rivas è deviato in corner da Lamanna. Dalla bandierina Halfredsson trova la testa di Cacia sul palo corto, ma la girata è abbondantemente larga sul fondo. Dopo un contropiede barese vanificato dal fuorigioco, è il solito Halfredsson ad invitare alla conclusione Cacia di destro, ma il diagonale dell’attaccante è ciabattato. Al 34’ il Bari guadagna un corner dalla destra offensiva: il cross produce un colpo di testa di Ceppitelli, bloccato in presa alta da Rafael. Al 40’ parte Rivas sulla sinistra e imbecca con un cross arretrato Juanito, la cui botta al volo è deviata in corner da un difensore. Proprio un istante prima del riposo, poi, il Bari sfiora il clamoroso vantaggio: iniziativa di Sabelli che va via in tunnel ad un avversario e dalla linea di fondo effettua un traversone rasoterra, sul quale né Caputo Iunco arrivano in tempo per il tap-in vicente.

La ripresa si apre con la novità Borghese in casa-Bari, inserito da Torrente al posto dell’ammonito Claiton. Si parte sugli stessi ritmi del primo tempo, con le due squadre subito in proiezione offensiva. Sono però gli scaligeri i più propositivi, con azioni che fruttano qualche corner ben contenuto dai difensori baresi. Ma la prima palla-gol della frazione è per il Bari, con Bellomo che si costruisce l’occasione con il dribbling e conclude piazzandola sul palo alla destra dell’immobile Rafael, graziato dall’imprecisione di pochi centimetri del destro del  numero dieci. I galletti si galvanizzano e offendono ancora con Galano, che scalda i pugni di Rafael. All’11’ la punizione di Iunco trova a centroarea Ceppitelli, che costringe alla parata in angolo Rafael. Ci riprova Rivas di destro dai venticinque metri, ma la palla termina lontana dalla porta di Lamanna. Poi è Laner a scagliare un drop sugli spalti della curva veronese. Più incisiva la conclusione dalla distanza di Sciaudone, che rimbalza davanti a Rafael. Dalla bandierina va Iunco, che scambia con Galano e va alla conclusione a giro, di poco alta. Mandorlini a mezz’ora dalla fine inserisce Bojinov, al posto dello stremato Rivas. Ma è ancora il Bari a costruire una bellissima palla-gol, con la fulminea triangolazione Iunco-Galano-Caputo e il destro incrociato di Caputo, respinto in tuffo da Rafael. Il portiere scaligero è caldo e blocca anche la conclusione insidiosissima di Bellomo dai venticinque metri. Ma il Bari comunque sembra tenere il campo molto bene, nonostante la grande applicazione dei padroni di casa. Grandissimo è il contropiede barese al 20’, finalizzato dalla conclusione di Bellomo deviata da un difensore prima e poi respinta con bravura da Rafael d’istinto in angolo. Spunta il sole e le squadre calano vistosamente, con la partita che improvvisamente offre meno dinamismo e maggiore imprecisione in fase d’appoggio. Nel finale, complice il calo vistoso del centrocampo barese, il Verona prova a portare il serrate finale. Al 37’ Bojinov trova un corridoio per Cacia, fermato per fuorigioco millimetrico. Mandorlini rompe gli indugi, con un doppio cambio Grossi-Halfredsson e Carrozza-Juanito. Gli innesti rinvigoriscono i padroni di casa, che trovano un buon corridoio a sinistra con Martinho, il quale centra per Cacia appostato a centroarea ma anticipato di un soffio da Borghese. Torrente allora risponde inserendo Defendi, in luogo di uno stremato Galano.  Passa un solo giro di lancette e Bojinov, come ai tempi di Parma, castiga il Bari. L’inesauribile Cacciatore trova ancora il fondo sulla destra, crossa teso sul primo palo, dove il bulgaro d’esperienza protegge la posizione con il corpo su Ceppitelli ed infila di testa imparabilmente Lamanna. Torrente getta nella mischia Grandolfo, ma è oramai troppo tardi, nonostante i quattro minuti di recupero assegnati dall’arbitro Ostinelli.

Dopo aver rischiato a Varese e Crotone, dunque, il Bari cade per la prima volta in stagione sul terreno da sempre ostico del “Bentegodi”. La sconfitta comunque non deve lasciar tracce troppo marcate negli uomini di Torrente: i biancorossi hanno giocato alla pari con una delle corazzate della categoria, sfiorando a più riprese anche il vantaggio nella prima parte della ripresa. Tra una settimana, contro il Vicenza, i galletti dovranno cercare di trovare la vittoria del pronto rilancio, perché la zona play-off è ancora lì, a portata di mano.

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HELLAS VERONA – BARI 1-0 (0-0)

Marcatori:  87’ Bojinov (V).

Hellas Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Halfredson (83’ Grossi); Juanito (83’ Carrozza), Cacia, Rivas (61’ Bojinov). In panchina: Berardi, Ceccarelli, Abbate, Bacinovic. All.: Mandorlini.

Bari (3-4-3): Lamanna; Ceppitelli, Claiton (46’ Borghese), Polenta; Sabelli, Romizi, Bellomo, Sciaudone (88’ Grandolfo); Iunco, Caputo, Galano (86’ Defendi). In panchina: Pena, Rivaldo, Fedato, Ristovski. All.: Torrente.

Arbitro: Ostinelli di Como (Bianchi – Bolano; IV ufficiale La Penna)

Ammoniti: Sabelli (B), Claiton (B), Jorginho (V), Borghese (B), Cepptelli (B).

Recuperi: 0’ e 4’.

sabato 29 Settembre 2012

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