Cultura

Il Naso del Templare presentato ieri dal prof. Licinio e dall’Anonima GR

Davide Impicciatore
Presentato ieri alla Feltrinelli il nuovo libro della CaratteriMobili, scritto da Raffaele Licinio e Franco Cardini
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“Avete avuto buon fiuto a venire qui questa sera”. Ha aperto con un’ironia, ieri pomeriggio presso la libreria Feltrinelli di Bari, il prof. Cordasco la presentazione del libro “Il Naso del Templare”, libro di Raffaele Licinio e Franco Cardini, entrambi docenti ordinari di Storia Medievale, il primo all’Università degli Studi di Bari e il secondo a quella di Firenze sino a qualche tempo fa.
Il libro, edito da CaratteriMobili, si presenta in una forma particolare: è composto da sei saggi storici (tre del prof. Licinio e tre del prof. Cardini) che trattano di “templari, corsari, viaggiatori, mastri massari e monstra medievali” giocando con paradossi e temi comuni, utilizzando ricostruzioni e interpretazioni storiche fedeli ai documenti.
Protagonisti della presentazione, al fianco del prof. Licinio, anche Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, i due noti comici nostrani protagonisti e ideatori della celebre Anonima GR. Dante ha “intervistato” e dialogato con Licinio mentre Tiziana ha avuto, fra una battuta e l’altra, il ruolo di lettrice di alcuni brani del libro.
“Passavi per caso?” ha domandato Cordasco al Marmone; “beh, sì, sono venuto a prendere un caffè” ha risposto ironico l’attore barese.“Siamo qua – ha proseguito Dante – perché conosciamo Raffaele da tantissimi anni. Nell’arco della nostra carriera abbiamo rappresentato vari spettacoli ambientati nel medioevo: a metà anni ’80 conoscemmo lui, curioso di vedere questa comica compagnia. Conoscendolo ci siamo accorti che la Storia è meno pesante di come può apparire, perché lui ha il dono di rendere la Storia come un racconto facile da poter comunicare agli altri, facendo sentire quelli meno bravi come persone normali”.
Dopo questa breve presentazione, Dante Marmone ha indossato le vesti dell’intervistatore: “Ma la Storia – ha iniziato a chiedere al professore – è una cosa seria o è una cosa che ci permette anche di vagare, è una matematica o potrebbe essere una supposizione?”. Licinio, ridendo, ha risposto: “La Storia è senso, è non-senso, è quello che noi vogliamo che sia. C’è qualcosa che non entra nella Storia? Forse c’è qualcosa che non entra nei libri degli storici. Io e Cardini abbiamo pensato di scrivere un libro che, senza dirlo, voleva demolire alcune immagini del Medioevo. Questo libro è una scommessa! La prima scommessa è: possono scrivere un libro insieme un noto storico di destra e un meno noto storico di sinistra? Basta citare un aforisma di George Bernard Shaw: “se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo ognuno di noi rimane con una mela. Se io ho un’idea e tu hai un’idea e ce le scambiamo ognuno di noi avrà due idee”: questo è il nostro libro! Poi ci sono le scommesse tematiche che puntano a demolire le idee radicate nella nostra civiltà, come quelle dei templari o quella che sostiene che la società medievale era una società ferma. Sono idee vere?”.
Ecco che, per rispondere a questa domanda, quella che sostiene che gli uomini del Medioevo fossero fermi, paralizzati, servi della gleba, il prof. Licinio dà la parola alla lettrice-comica che, con il libro tra le mani e un poco impacciata, legge uno dei saggi di Cardini che racconta del viaggio (documentato) di un viaggiatore pellegrino il quale, in compagnia di altri uomini, scrive un diario che racconta, appunto, il pellegrinaggio e tutto ciò che ne concerne, usanze comprese.
E alla domanda di chiarimento sui templari il docente foggiano, dopo la citazione di un altro saggio (che racconta la storia del figlio di un falconiere che diventa templare) del collega fiorentino, risponde così: “L’idea cinematografica del templare, dopo aver letto questo saggio, va a pezzi: la Storia è più forte del Cinema quando sa fare la Storia! L’idea del Cavaliere positivo che va a difendere gli oppressi e i deboli contro i cattivi (in genere i Saraceni, perché poi su quello nascono i templari: per combattere i Musulmani in terra loro) finisce a pezzi! Perché l’idea storica emerge da questo saggio di Cardini”, che noi Vi invitiamo a leggere.
Ma perché questo titolo? “Questo è un titolo che nasce  da un “monstrum” (vedremo più avanti cosa è): uno studente, riportando in modo deformato una frase di Blaise Pascal (“se Cleopatra avesse avuto un naso diverso, la storia sarebbe cambiata”, n.d.r.) per far vedere che sapeva la questione della storia fatta anche dai particolari ha modificato il naso di Cleopatra nel naso dei Templari per far effetto sulla Commissione. Abbiamo estratto questa frase e ne abbiamo fatto il titolo del libro”
E dalla storia del medioevo si passa, come in una vera lectio magistralis, alla storia del presente: “Smettiamola con l’idea dei templari che ci ha dato il Cinema, che ci ha dato Nicolas Cage: smettiamola con l’idea letteraria, cinematografica, ottocentesca: l’ultimo che abbiamo visto vestito da templare è Breivik, il norvegese che ha ucciso 80 giovani. Era vestito da templare perché il templarismo è una opzione culturale della destra estrema: è sempre stato così! Nell’Ottocento nasce un gruppo in Germania che si chiama “Nuova Società Templare” che si dà come simbolo la svastica. Nel 1929 nasce un’associazione che si chiama “Movimento del Graal”, sempre in Germania: non esiste il rapporto storico Templari-Graal perché il Graal non esiste! E questo lo dice anche il cattolico Cardini. Così come l’idea del medioevo popolare, pezzente, è un’idea della cultura di sinistra: pensate a Dario Fo, a Pasolini, al medioevo poetico dei deboli. Il concetto di Medioevo nasce dopo il Medioevo: il Medioevo non è esistito come età ma sono esistite le idee di Medioevo: ogni cultura si è formata una sua immagine di medioevo, mutata nel corso dei secoli. Il Medioevo visto da noi oggi è quello dell’uomo del 1800. Il cinema, la letteratura, la tv, non rappresentano il medioevo storico ma l’immagine che del medioevo storico ha prodotto la cultura del Romanticismo!”
Ma perché si è scelto di rendere partecipi di questa presentazione anche Dante e Tiziana? “Perché uno sa leggere e l’altro sa scrivere” anticipa sarcasticamente la Schiavarelli non riuscendo però a interrompere la risposta del prof: “Perché – risponde Licinio – l’Anonima GR (acronimo di “Gruppo Ricerca”, n.d.r.) guadava al Medioevo così come fanno i ricercatori, perché la loro idea di medioevo ha la stessa validità sul piano delle ricerca dell’idea che può avere uno storico. Se rispetti certi parametri di ricerca l’idea di medioevo te la costruisci da te! Questi ragazzi, questi artisti, hanno interpretato il medioevo in una ricostruzione che ha i contorni della Storia e del sogno, per fortuna non dell’incubo come invece per i Templari”.
E, fra aneddoti e aforismi, fra battute e luoghi comuni sfatati, fra domande inaspettate e cronache medievali, ecco che Licinio va oltre il suo libro per parlare dell’”età di mezzo” in generale e del modo di studiarla:“La crisi degli storici oggi nasce anche dal fatto di rendersi conto che il medioevo studiato e ricercato è solo quello dell’Europa Occidentale: se si fa qualche chilometro in più, o se giri il mappamondo, hai delle storie che non conosci assolutamente come le storia dei mondi asiatico, africano, americano, che oggi stanno venendo fuori con prepotenza perché dietro lo sviluppo economico c’è sempre un’idea di Storia collegata”.
Per concludere il libro – e la conferenza – la Schiavarelli ha letto i “Monstra” riportati alla fine dell’opera: i monstra che non sono errori o strafalcioni ma frasi e concettiche hanno un non senso ma anche un senso, “sono frasi divertenti, che possono divertire solo chi la storia – sia pure alla lontana – la conosce”: sono raccolte di immagini, frasi, pensieri, concetti dette da studenti, da docenti, da giornalisti, etc…
Qualche esempio: “i raggi ultravioletti fanno venire i tumori alle pergamene”, o “i crociati partivano per le loro spedizioni o per mare o per terra: molti andavano per terra perché non tutti sapevano nuotare”, o ancora “gli ostrogoti erano chiamati così perché non erano visigoti”, “Nella terza metà dell’ottavo secolo…”, “dopo la morte di Maometto i suoi più fedeli seguaci si organizzarono e formarono gli Emirati Arabi” e tanti altri!
Durante la serata abbiamo intervistato anche Arcangelo Licinio, direttore editoriale e co-fondatore di CaratteriMobili : “Il libro è uscito da parecchi mesi, questa è la seconda presentazione che facciamo a Bari e devo dire che sta avendo parecchio successo. E’ distribuito in tutta Italia. Oggi abbiamo avuto la possibilità di sperimentare una presentazione non-classica, che è un po’ lo spirito del libro: è un libro serio dal punto di vista scientifico però è anche un libro divertente, non è un modo di presentare la storia dal punto di vista tradizionale, noioso, appesantito dalle note, e la presentazione di oggi era lo specchio di questo. Uscirà come e-book fra sei, sette mesi”.
Anche al Prof. Licinio siamo riusciti a strappare qualche parola al termine della presentazione: “Sai cosa fa molta impressione? La frase di George Bernard Shaw: quella è, secondo me, la frase più bella che si possa dire. Non è inedita perché la dico ogni volta, però…”. Altri progetti per il futuro? “Forse un libro sui cavalieri teutonici questa volta, però non adesso perché ci dobbiamo riposare…perché siamo in un periodo in cui il Medioevo ci sta afferrando da tutte le parti: dobbiamo riuscire a conservare la lucidità per sapere che non viviamo in un nuovo Medioevo anche se da più parti si fa di tutto per presentare questi anni come un nuovo Medioevo, basti pesare a quello che sta succedendo nelle istituzioni della politica”.

giovedì 27 Settembre 2012

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