Ancora luci ed ombre sulla 76ma Fiera del Levante da poco conclusa. Se infatti il presidente dell’Ente Viesti ed il segretario generale Volpicella parlano di un’edizione non facile, ma comunque riuscita, di tutt’altro avviso sono alcune rappresentanze politiche cittadine e regionali.
Una delle questioni principali è il numero effettivo degli espositori, sollevata dal gruppo consiliare alla Regione dei Moderati e Popolari. In una interrogazione il capogruppo Nicola Canonico si rivolge direttamente al presidente della giunta regionale Nichi Vendola per conoscerne il numero esatto, alla luce dei dati illustrati giorni fa dallo stesso presidente Viesti. In conferenza stampa si è parlato di 419 espositori, circa il 30% in meno rispetto allo scorso anno (645). Ma, dai dati in possesso ai MeP, “risulterebbe un elenco di appena 320 espositori – si legge nella nota – di cui una cinquantina invitati dalla Regione”.
Invitando Vendola ad un piano di rilancio, Canonico esprime la sua preoccupazione per un deficit ulteriore nel bilancio dell’Ente della Caravella.
Di vero e proprio flop parla il sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri, coordinatore del PdL Bari, auspicando una trasformazione della Fiera più orientata a “nuove esigenze culturali, sociali e produttive. Bari merita di più delle contese per la gestione delle risorse destinate alla costruzione delle carriere politiche di qualcuno – prosegue il sentaore – le valutazioni conclusive sui risultati della 76^ edizione della Campionaria barese hanno registrato, infatti, oltre al flop con il brindisi dell’assurdo della premiata ditta Viesti-Volpicella, anche una contesa interna al consiglio di amministrazione che conferma le non tanto velate contrapposizioni tra Vendola ed Emiliano, entrambi rappresentanti di due soci fondatori, la Regione e il Comune. Queste logiche spartitorie, mascherate da atti contrabbandati per nuovo corso, vengono confermate anche dalle proteste sulle assunzioni clientelari, sulla esternalizzazione di servizi, a cominciare dall’ufficio stampa per cui la Fiera è già dotata di professionalità specifiche e sull’assegnazione degli spazi. Arrampicarsi sugli specchi di numeri inverosimili e successi improbabili, non serve a cancellare una desolazione senza precedenti nella storia dell’Ente”.
Viesti ha parlato di un risparmio di 50mila euro sulle collaborazioni giornalistiche, affidando ad una società esterna l’ufficio stampa. Ma c’è chi avanza dubbi anche su questo. Come Raffaele Diomede, “candidato sfortunato alle selezioni per l’organico della FdL 2012”, come si definisce lui stesso in un comunicato diffuso durante la conferenza stampa di chiusura della Campionaria. A detta di Diomede, non ci sarebbero stati criteri trasparenti da parte delle società Bari Congressi e Regulus di Bologna, che si sono aggiudicate l’appalto per servizi di infopoint, biglietteria ecc, essendo stato escluso dalle selezioni “senza nessuna motivazione valida”</em>; Diomede chiede inoltre una spiegazione sulla chiusura dei termini delle selezioni dal 31 al 30 agosto, “avendo già selezionato le figure richieste”. Le polemiche, dunque, non si placano.