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Petruzzelli, niente sembra più definitivo della precarietà dei suoi lavoratori

La Redazione
CGIL: "le istituzioni si impegnino all'attivazione di un tavolo nazionale"
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Hanno protestato per 4 ore ieri i lavoratori del Teatro Petruzzelli fermandosi davanti al palazzo della Giunta Regionale sul lungomare e poi trasferendosi dinanzi a Palazzo di Città. Alla Regione sono stati convocati dal commissario di polizia il quale ha informato l'intera delegazione che non c'era alcuna componente politica per poterli ricevere.

“Il silenzio della Regione non è più tollerabile”, grida la CGIL e proseguono: “un Governo regionale che fonda la propria azione politica sulla lotta al precariato e non dice una sola parola su questa vicenda è davvero assurdo e inconcepibile”.

La protesta si è poi spostata davanti al Comune di Bari e lì i lavoratori hanno chiesto di poter parlare con il sindaco, che sceso tra i lavoratori, li ha condotti in Prefettura dove una delegazione è stata ricevuta dal capo di gabinetto.
“La fondazione non sta funzionando – ha detto il Sindaco – perché il Petruzzelli sta morendo. Ho dato mandato alla ripartizione Cultura di bloccare i finanziamenti del Comune e valuteremo anche l’ipotesi di restituire il teatro al Ministero, revocando quindi l’incarico alla Fondazion”.

Secondo quanto appreso, la delegazione sindacale ha illustrato l'emergenza sociale ed il dramma che i lavoratori stanno vivendo in queste ore, chiedendo un celere intervento al Governo territoriale e nazionale prima che sia troppo tardi e il sindaco, di contro, ha dichiarato piena solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, ma ha anche precisato che non verserà un centesimo alla Fondazione Petruzzelli fino a quando non sarà riconosciuta una stabilità reale ai lavoratori.

Intanto la Slc nazionale ha convocato per il giorno 21 alle ore 10,00, a Bari, presso la Camera del Lavoro territoriale, il Coordinamento Unitario Nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche e delle Istituzioni Concertistiche Orchestrali, per esprimere solidarietà e sostegno alle giuste rivendicazioni dei lavoratori che lottano per una dovuta stabilizzazione occupazionale.

Il timore è che “attraverso quello che sta succedendo al Petruzzelli si vuole far passare un modello di precarizzazione di tutte le Fondazioni in tutta Italia e quindi la presenza del segretario nazionale della Slc a Bari è il segno tangibile della vicinanza di tutte le Fondazioni alla vicenda Petruzzelli”.

E sempre la CGIL, in una nota, chiarisce che è una falsità che questa “non abbia mai voluto fare i concorsi. Il sindacato fin dal 2010, con l'entrata in vigore della Legge Bondi, spiegano, ha richiesto alla Fondazione Petruzzelli di espletare le pratiche per la richiesta di autorizzazione a concorsi a tempo indeterminato. Cosa che la Fondazione Petruzzelli ha sempre fatto, senza mai ottenere alcuna risposta dal ministero. Salvo quelli autorizzati al Commissario Fuortes, ma solo a tempo determinato. Non un concorso ma una semplice audizione, quindi precariato su precariato. Ulteriori 1400 precari per un’audizione”.

sabato 15 Settembre 2012

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