Politica

Petruzzelli, e’ botta e risposta tra il Sen. D’Ambrosio Lettieri e Gesmundo (CGIL)

La Redazione
Il Senatore: anche la Corte dei Conti bacchetta la Fondazione, Gesmundo: il centro destra non ha ostacolato i contratti a tempo determianto
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Una prima lettera, quella del segretario generale della Cgil Bari, Giuseppe Gesmundo, al Senatore e Coordinatore cittadino del PDL D’Ambrosio Lettieri, ha scoperchiato il vaso di Pandora e ha dato il via ad un botta e risposta sulla Fondazione Petruzzelli e la sua gestione.

Secondo il senatore “la relazione della Corte dei Conti sui bilanci della Fondazione Petruzzelli fornisce indirettamente, ironia della sorte, le risposte adeguate alla lettera del segretario generale della Cgil Bari, Giuseppe Gesmundo, poiché la Corte censura nettamente i costi relativi al personale lievitati troppo e troppo in fretta, insiste sulla necessità di maggiore trasparenza nelle procedure e punta i riflettori sul mancato rispetto dei vincoli di bilancio. Risultato: un buco di bilancio pari a un milione e 874mila euro nella pancia della Fondazione”. E rimprovera Gesmundo di “tradire il vero intento della sua missiva che è quello di fare il pubblico difensore dell’amministrazione comunale”, sottolineando ancora la sua convinzione che il lavoro sia un diritto, aggiungendo: “stabile, perché la precarietà, quando non è una libera scelta, può  diventare strumento di ricatto e generare una incertezza anche esistenziale assolutamente intollerabile, non spiegandosi ancora Cgil, presente in maniera così marcata all’interno del Petruzzelli, non abbia vigilato e impedito che si arrivasse a questo epilogo”.  Il Senatore conclude: “Ma il segretario Gesmundo conosce il valore dell’etica della responsabilità? Infine, poiché non amo le polemiche, resto sempre disponibile a ragionare con chiunque abbia a cuore le sorti del nostro Teatro e dei tanti lavoratori il cui futuro occupazionale merita rispetto e legalità”.

La risposta della CGIL, in persona del suo segretario Gesmundo, non si è fatta attendere, specificando che la stessa Corte dei Conti riporta “l’indisponibilità del teatro Petruzzelli, facendo sì che l’attività della Fondazione si è svolta presso il Teatro Piccinni che ha diversi problemi logistici, capienza limitata e che ne ha limitato fortemente l’operatività della Fondazione stessa. Questo significa che la Fondazione ha dovuto operare in condizioni di oggettiva difficoltà riconosciuta finalmente dalla Corte”.
E prosegue: “Per quanto attiene il costo del personale è vero che la Corte parla di aumenti in media del 65% all’anno, ma è pur vero che se lei avesse letto con attenzione la stessa relazione avrebbe potuto tranquillamente notare come la stessa Fondazione ha avuto dei costi crescenti dovuti essenzialmente alla preparazione del trasferimento dal Teatro Piccinni al Teatro Petruzzelli. Come lei caro senatore certamente non sa, perché lo ignora, il Teatro Petruzzelli è grande tre volte il teatro Piccinni. Questo ha comportato un naturale e consequenziale aumento del personale dovuto alle mutate dimensioni del nuovo Teatro”. A tal riguarda vengono evidenziati una serie di esempi legati anche e soprattutto alle maggiori dimensioni del Teatro Petruzzelli rispetto al Piccinni.

Infine, nella nota di risposta, si infierisce con un ultimo affondo: “le suggerisco di leggere l’ultimo comma di pagina 274 della relazione della Corte dei Conti dove è testualmente scritto che la perdita di esercizio del 2010 è da imputare essenzialmente al minor contributo incassato dallo Stato. Parliamo quindi di uno Stato il cui Governo è stato espressione delle forze politiche di centro destra di cui lei, essendo senatore, ne è pienamente e consapevolmente responsabile.

Infine Gesmundo conclude con la richiesta di un chiarimento sul perché  la Fondazione Petruzzelli subisce l’onta di pseudo concorsi per contratti precari e su motivo per cui  “lei e la sua forza politica non avete speso una parola quando il Ministero ha autorizzato bandi a tempo determinato” e anche questi con “tutta la disponibilità ad un confronto per affrontare nel dettaglio tutta la vicenda”

Insomma, Gesmundo e D’Ambrosio Lettieri, ognuno, fermo sulle proprie posizioni, “resta a disposizione”.

martedì 11 Settembre 2012

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