Le OO.SS. CISL – FP, UIL – FPL, USPPI – SANITA’, UGL – SANITA’ , FIALS, FSA, CISAL – SANITA’, CISAS e CIMOP, avevano denunciano che lo scorso 11 agosto, la Società Città di Bari Hospital in maniera inattesa, aveva avviato le procedure di licenziamento di 338 unità a fronte di un organico di 967 dipendenti del gruppo contravvenendo inoltre ad accordi verbali del 24 luglio presso l’Assessorato Regionale alla Sanità.
"Tale grave provocazione, se posta in essere, non consentirebbe al gruppo di svolgere ancora attività Sanitaria, violando i requisiti previsti dagli accreditamenti Istituzionali", tuonano i sindacati, "è del tutto evidente che le OO.SS. rigettano in toto il contenuto di tali procedure e contestualmente chiedono urgentissimo incontro con il Presidente della Giunta Regionale, l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute, al Direttore Generale della Asl di Bari, per discutere l’avvio delle procedure di licenziamenti collettivi della società CBH".
E ancora i sindacati avevano assicurato che, In mancanza di convocazione, avrebbero tenuto una manifestazione di protesta di tutti i lavoratori presso l’Assessorato Regionale alla Sanità, ma proprio Attolini è intervenuto "dichiarando la completa disponibilità a riprendere l’esame della situazione dei lavoratori della CBH, iniziata in un incontro tenutosi in data 24 luglio, presso gli uffici dell’assessorato, alla luce dell’avvio della procedura di licenziamento per 338 dipendenti, avvenuta lo scorso 11 agosto.
“Per questo, sottolinea l'Assessore, facendo anche le veci di tutta l’amministrazione regionale, si è deciso di convocare al tavolo della Task Force per l’Occupazione, in due incontri separati, i rappresentanti dell’azienda per il giorno 30 agosto, e i lavoratori e le organizzazioni sindacali il giorno successivo.”