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Università: ragazza affetta da distrofia muscolare accolta solo dall’Ateneo di Bari

Orazio Rotunno
Dopo tanti no da tutta Italia, finalmente il capoluogo pugliese accoglie la ragazza di Ruvo
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Lo studio è un lusso, per ricchi e…abili.
Non tanto con i libri, ma nel senso pratico e motorio: una ragazza di Ruvo di Puglia, immobilizzata totalmente per un patologia grave, conosciuta come
"sindrome di Werdnig-Hoffman", che le ha inibito la crescita (Rosanna ha il corpo di una bambina, 20 chili di peso per 90 centrimetri di altezza). Ha conseguito il diploma in un liceo classico pubblico di a Terlizzi, che le ha messo a disposizione per 5 anni una webcam posizionata in classe tramite cui
prendeva parte alle lezioni dei suoi colleghi studenti, che potevano al tempo stesso vedere la loro compagna da casa. Un bel 100 con lode quale voto finale, che evidentemente non è servito a spalancarle le porte dell'Università.

Motivo del continuo rigetto della sua domanda d'iscrizione: elevato costo della messa in atto di studi alternativi, e condizioni non idonee ad accogliere una studente nelle sue condizioni. L'ultimo no è arrivata dalla Cattolica di Milano, evidentemente poco fedele al suo nome e che rappresenta solo l'ennesimo rifiuto alla sua richiesta.

Arrivano però nelle ultime ore notizie confortanti su tal fronte: l'Università di Bari, la più vicina tra l’altro è l'unica in tutta Italia che ha dato piena disponibilità ad accogliere la ragazza, elaborando soluzioni alternative per consentirle di seguire le lezioni e dare gli esami. Un'apertura sarebbe arrivata anche dalla più lontana Università di Reggio Calabria.

Rosanna, 19 anni, vorrebbe proseguire negli studi di psicologia, scrive poesie dall'età di 5 anni ed era bravissima nel disegno, fino a che non ha perso l'uso anche della mano.

Una mano che, più di qualcuno nelle Università italiane, dovrebbe mettersi sulla coscienza.

giovedì 9 Agosto 2012

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