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Tasse in aumento: PRI e Circolo Acli Dalfino non ci stanno

La Redazione
Tarsu e Irpef raddoppiate
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Un mese esatto fa alla presenza del coordinatore cittadino del PRI di Bari e Consigliere Nazionale Fulvio I. M. Fucilli e del Vice Segretario Regionale e Membro della Direzione Nazionale Giuseppe Calabrese, si è riunito il comitato direttivo della sezione “G. Mazzini” di Carbonara, presieduto dal segretario di sezione Caterina Maglio.  Al vaglio una discussione sull’aumento delle imposte comunali (TARSU, IRPEF ed IMU) e la produzione di un documento da consegnare al Sindaco e all’Assessore al Bilancio ed al Sig. Direttore della Ragioneria del Comune di Bari.

 

Di seguito il testo:

"Illustre Signor Sindaco,
apprendiamo dagli organi di stampa della decisione presa dalla Civica Amministrazione di aumentare la pressione fiscale sui cittadini baresi, elevando sia l’addizionale IRPEF che la TARSU. Quest’ultima, in modo particolare, è stata già oggetto di lamentele da parte della cittadinanza barese, che ne ha visto aumentare il peso di un buon 20% nell’anno 2011,adesso la vede lievitare di un altro 30% e vedrà un ulteriore aumento del 12% a partire dal prossimo anno 2013. Il tutto senza che vi sia stato, nel passato come nel presente, un netto e sensibile miglioramento dei servizi offerti dall’AMIU in particolare e dalla Civica Amministrazione in generale.
Identico discorso si faccia per l’addizionale IRPEF, soldi che vanno nelle casse del Comune al fine di erogare servizi che i cittadini baresi non hanno. Per non parlare della decisione di portare al livello massimo l'aliquota IMU che incide pesantemente sul bilancio familiare, già messo a dura prova dall'aumento delle tasse e del costo della vita. La domanda sorge spontanea: a che servono questi aumenti?
Il servizio non migliora, le condizioni della città non migliorano e neppure l’umore dei cittadini, comprensibilmente, migliora!
Già lo scorso anno il P.R.I. chiese alla S.V. e alla Giunta Comunale di rivedere al ribasso la TARSU, riportandola ai valori del 2009. Non ci fu risposta allora e non speriamo di ottenerla adesso ciononostante chiediamo a gran voce di fermarvi un attimo a riflettere!!!
L’aumento delle tasse, sebbene possa sembrare un rimedio ai problemi economici della città, in realtà prolunga solo l’agonia. Sono altre le strade che vanno percorse per fare cassa: la vendita dei beni immobili del comune tanto per dirne una; la vendita delle Aziende Municipali e Municipalizzate; la rinuncia o quantomeno la riduzione (per un consistente periodo) alle manifestazioni pubbliche non indispensabili alla vita cittadina, che in questo momento di particolare ristrettezza economica  incidono notevolmente sul bilancio Civico. Il Comune può risparmiare su tante spese ed evitare di gravare sulle spalle dei cittadini.
Ci pensino il Signor Sindaco ed il Signor Assessore!!!
Il documento è stato firmato dal coordinatore cittadino del PRI di Bari, dal Vice Segretario Regionale PRI e dai membri del direttivo presenti
."

Ma anche il Circolo Acli Dalfino ci ha tenuto a dire la sua nella vicenda, con la stesura di una nota che riportiamo: 

"Il Comune di Bari aumenta i tributi TARSU + 30% mentre i servizi pubblici lasciano a molto a desiderare, il Comune aumenta le tasse ai cittadini, mentre la città muore sotto la sporcizia: tra ratti, insetti e zanzare senza che nessuno faccia nulla, vedi la Città Vecchia, o la zona di Japigia e tante altre zone di Bari, dove da tempo non vengono fatte disinfestazioni preventive, intanto aumenta la TARSU. Il comune aumenta le tasse e la città sta morendo sotto l'aspetto commerciale. Nella Città Vecchia, il calo delle vendite è pari al 50%, negozi storici che rischiano la chiusura, la ZTL, cosa buona e giusta, ha dato il suo colpo di grazia, perchè alla fine si è rivelata una preziosa entrata economica attraverso le multe, che pesano come "mannaie" sui cittadini e che favoriscono solo le casse comunali e che hanno spaventato tutti a venire nella città vecchia. Il comune vuole ancora sostenere la Fondazione Petruzzelli, facendo pesare su tutta la città, l'assenza di cultura e di attività culturali. Non dimentichiamo che Bari Vecchia ha pagato fortemente questo aiuto al Petruzzelli, donando 2 gloriosi immobili storici, come il Palazzo dei Padei Celestini ed il Convento dei Teatini in San Gaetano, decisione voluta solo dal Sindaco, ed ora questi 2 Palazzi storici stanno morendo così come tutta la città.
La Città Vecchia lancia ancora un allarme, non si possono chiedere sacrifici ai cittadini se per prima non li cominciano a fare le Istituzioni, eliminando gli sprechi al Comune come le consulenze, e le spese alle Circoscrizioni ed invece aiutare chi sta nel bisogno.
Aspettiamo ancora i 30 mila posti di lavoro, intanto arrivano………………………solo tasse! "

 

sabato 4 Agosto 2012

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