Attualità

Acquedotto Pugliese, bilancio in attivo e ricavi per 452 milioni di euro

Valentina Loporchio
Vendola: "AqP dà da bere e non da mangiare ai pugliesi"
1 commento 54

Un 2011 in positivo per Acquedotto Pugliese SpA, che ha presentato il suo bilancio in concomitanza dell’inaugurazione del nuovo potabilizzatore a Conza, in Campania, alla presenza  del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e dell’amministratore unico di AqP, Ivo Monteforte.

Parlando in cifre, l’azienda che eroga i servizi idrici e fognari per la Puglia ha chiuso il 2011 con un fatturato di 452 milioni di euro, il 5,3% in più rispetto al 2010, margine operativo lordo a 153 milioni (+15,9%) e utile netto a 40,7 milioni (+10,3%). In aumento anche la lunghezza della rete idrica (+4%) e gli impianti di sollevamento (+6%); così come la ‘bolletta elettrica’ di 4,1 milioni di euro, che però non ha inciso sui costi gestionali, grazie ad una politica di contenimento degli stessi ed alla riduzione dei consumi.

Anche gli investimenti hanno segnato un +9,1% rispetto al 2010 per la manutenzione della rete, che ha visto circa 2.200 interventi straordinari per un valore complessivo di 220 milioni di euro. Commenta l’ing. Monteforte: “I buoni risultati del 2011 sono il frutto di un costante impegno dell’azienda, ma anche di una gestione razionale ed efficiente della rete idrica. Anche nel 2012 continueremo ad investire per migliorare la qualità del servizio, per rendere la gestione sempre più efficiente, per combattere l’abusivismo e recuperare i crediti. Vogliamo proseguire con entusiasmo e passione verso questa direzione, per far sì che Acquedotto Pugliese continui a rappresentare un volano di sviluppo al servizio dell’economia del territorio.” Come accennato, il bilancio è stato presentato a Conza in occasione dell’inaugurazione del nuovo potabilizzatore, importante per l’approvvigionamento idrico pugliese: oltre 1000 i litri di acqua potabile al secondo, per l’opera costruita in 3 anni e con 50 milioni di euro. Sul bilancio si è espresso anche Vendola, parlando di AqP come forse l’unica azienda idrica in Italia a chiudere in attivo: “Abbiamo investito 80 milioni di euro per una delle più poderose opere di manutenzione straordinaria della rete, per la prima volta abbiamo guadagnato acqua piuttosto che perderla, abbiamo abbattuto le perdite amministrative cambiando 450mila contatori e facendo una lotta strenue contro la morosità e poi ancora introducendo il telecontrollo siamo riusciti ad avere un governo razionale di una risorsa scarsa. Oggi possiamo dire che Aqp davvero dà da bere e non da mangiare ai pugliesi”. Da azienda barcollante a solida, ha ricordato Vendola, parlando di unione tra “evoluta cultura aziendale e partecipazione diretta di lavoratori e cittadini per una nuova governante di AqP”.

E, pensando anche alle regioni confinanti, ha dichiarato: “Occorre cambiare approccio al tema dell’acqua, dobbiamo metterci tutti insieme e fare di Aqp il grande acquedotto meridionale e costruiamo sulla solidarietà e sullo schema unitario del bacino idrografico, le politiche del futuro di difesa dall’incubo della desertificazione e della mutazione climatica”.

Ma con un bilancio così florido, si ricorderanno dell’abrogazione del 7% della tariffa idrica come da referendum oppure quest’ultimo  è stato ‘un buco nell’acqua’?

 

sabato 7 Luglio 2012

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
francesco modugno
francesco modugno
11 anni fa

Ha ragione Vendola. L’AQP dà da bere ai pugliesi; i pugliesi, in cambio, danno da mangiare all’AQP.