Attualità

Libertà tra caos e incuria: peccati e peccatori

Miriam Maggi
Ancora polemiche contro il degrado nella VIII Circoscrizione
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Passano i mesi, qualcosa migliora mentre altre situazioni continuano a peggiorare e sotto gli occhi di tutti tra le strade del rione Libertà. Le cose che non vanno sono tante, la lista è davvero lunga ed anche i peccatori.

I segni del degrado sono evidenti e basta girare tra le vie del quartiere per assaporare le condizioni disastrose, fatiscenti e di sporcizia in cui versa. Storici palazzi trasformati in ruderi, segnaletica stradale scomparsa, marciapiedi sconnessi e scivoli insicuri per i disabili. In alcuni posti, le chiome degli alberi sfiorano i marciapiedi a tal punto da impedire il passaggio pedonale con erbacce, fogliame mai raccolto, e rami secchi che fanno da contorno ai tronchi degli alberi non adeguatamente curati e potati. A ciò si aggiungono anche i cassonetti Amiu diventati ormai “inservibili e privi di qualsiasi forma di manutenzione e sanificazione”. E ancora “l’ex istituto nautico ‘Caracciolo’ in via Abate Gimma e di proprietà della Asl Bari – sottolinea Luigi Cipriani– è da oltre 10 anni in un totale stato di abbandono trasformandosi in una bomba ecologica. I residenti sono esasperati dalla presenza di rifiuti, escrementi e da miasmi insopportabili. Come è possibile che nessuno si degni di intervenire, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e il patrimonio pubblico?. Ormai dal degrado siamo passati all’abbandono – conclude l’esponente del Gruppo Indipendente Libertà – e ci chiediamo dove siano l’VIII Circoscrizione e gli eletti del quartiere al Comune di Bari”.

Alcune vie del quartiere presentano, ben in vista, diversi pali per la segnaletica stradale privi dei relativi cartelli, che sono stati sostituiti da invasione “selvaggia” di cartelloni pubblicitari delle agenzie immobiliari e sono sempre più numerosi i marciapiedi killer. Sicuramente, il degrado e lo sviluppo di una città non dipendono dal caso, ma dalla qualità dei propri cittadini e dalla competenza dei suoi amministratori. Ma i colpevoli? Chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Talvolta piccoli gesti sono all'apparenza innocui e il degrado non è altro che il frutto di episodi minimi di inciviltà, di egoismo e maleducazione. Qualcosa deve cambiare, ma il cambiamento non dipende solo dalle norme e dai controlli sull'applicazione delle norme ma soprattutto dal senso civico e dalla collaborazione di tutti.

giovedì 14 Giugno 2012

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