Lotta agli sprechi, aliquota minima Imu per case ed esercizi commerciali e aumento della raccolta differenziata. sono alcune delle proposte lanciate dai Liberali baresi per ridurre la pressione fiscale dei cittadini. Sfida raccolta dopo che il sindaco Emiliano, qualche settimana fa, aveva dichiarato ai media: “Faccio una proposta: se si individueranno spese superflue da tagliare siamo disponibili a modificare il bilancio. Vediamo se saranno capaci”, in relazione alla spesa annuale comunale, pari a 320 milioni di euro.
Ebbene, dopo un’attenta analisi delle spese dell’amministrazione comunale i Liberali hanno individuato circa 100 capitoli di spesa ritenuti superflui, per un totale di 2 milioni e 300mila euro (tutti analiticamente indicati sul sito www.plipuglia.it; sezione sprecometro). Attraverso lo strumento della petizione popolare, come prevista dall’art.42 n.2 dello Statuto del Comune di Bari (anno 2011 petizione riduzione tariffe TARSU), per quasi una settimana (23-24-25-26 Maggio), sono state raccolte oltre 1.500 firme di cittadini baresi in calce a una nuova petizione (ex art.42 Statuto Comunale), con la quale si chiede al Sindaco e al Consiglio Comunale di fissare l’aliquota IMU sulla prima casa allo 0,20 per mille (minimo di legge) e quella sui negozi allo 0,46 per mille (minimo di legge). Nonché di non incrementare per il 2012 le tariffe della Tarsu, vendendo i “gioielli” di famiglia (immobili, partecipazioni nelle municipalizzate, ecc), incrementando la raccolta differenziata (in modo da diminuire i rifiuti in discarica); diminuendo il corrispettivo del contratto di servizio con l’Amiu (63 milioni di Euro).
Come spiegano i Liberali, la petizione, avendo superato le 1000 firme- ex art.42 n.2 (Statuto del Comune di Bari) dovrà essere esaminata e votata dal Consiglio Comunale di Bari e viene oggi consegnata al consigliere Giuseppe Loiacono, non avendo il PLI rappresentanza propria in consiglio.
Nelle stesse giornate sono stati effettuati anche dei sondaggi sulla pedonalizzazione di via Argiro, per la quale il 60% circa tra commercianti e cittadini si dichiara favorevole, nonché la proposta di attrezzare con giardini e aiuole l’area dismessa della galleria Cavour.