Politica

Consiglio Comunale: armonia in Aula Dalfino per proposte a favore dei terremotati dell’Emilia

Francesca Avena
Carta bianca al Sindaco da parte dell'opposizione. Cade numero legale su petizione popolare per autonomia Municipi
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E'iniziato con un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime dell'attentato a Brindisi e le vittime del terremoto in Emilia. Proprio quest'ultimo è stato poi al centro di 2 ore di dibattito e di lavori della seduta del Consiglio comunale di ieri pomeriggio, nella quale il Sindaco ha dato il "la" per iniziative a favore ed in supporto delle popolazioni colpite dal sisma delle scorse settimane. "Dobbiamo capire insieme cosa possiamo fare per queste persone -ha dichiarato Emiliano-, e dobbiamo capire anche cosa possiamo fare qualora il nostro territorio dovesse trovarsi nella stessa condizione, per non trovarci impreparati."

Attualmente il contributo che la nostra città può portare nel territorio colpito dal sisma è pari a zero: la struttura della protezione civile della Regione Puglia e  della città di Bari non è  infatti in grado di intervenire rapidamente poiché manca una colonna mobile che porti lì un ospedale mobile o delle tende. Da qui la proposta del Sindaco: dialogare con l'assessorato della Regione Puglia per raccordare gruppi di volontariato della Regione e costruire una colonna mobile di Bari per andare in soccorso delle popolazioni vicine. La seconda proposta muove dall'ANCI e consiste nell'adozione di Comuni -o di quelle parti di Comuni- colpiti dal sisma e che devono essere ricostruiti. Non è chiaro però se questo meccanismo sia riconosciuto dal Governo o meno. "E'assurdo –ha chiosato il Sindaco– che ci sia una Legge che impedisce il  finanziamento alla ricostruzione delle città terremotate: è incostituzionale e cozza con il principio di solidarietà e di unità dettati dalla nostra Costituzione".

Un Consiglio insolitamente armonioso, unito dalla solidarietà per la popolazione dell'Emilia, senza trascurare quelle popolazioni de L'Aquila già colpite dal sisma e che ancora attendono la ricostruzione delle loro città. Armonioso al punto che l'opposizione ha presentato un ordine del giorno dando al Sindaco carta bianca, quindi ampio mandato, per intraprendere ogni tipo di iniziativa e di proporre -consultando la conferenza dei capigruppo- una serie di possibilità al Consiglio comunale per intervenire a favore delle popolazioni e per dimostrare l'immediato contributo.

Non sono comunque mancate alcune postille: Peppino Loiacono ha evidenziato come sin dal 2003 sia stata inserita nel Piano delle Opere Pubbliche la voce "indagini preliminari a collaudi statici", ovvero una radiografia del territorio e del patrimonio immobiliare della città di Bari, la quale è stata dichiarata "a rischio sismico moderato". Ha precisato poi  la poca tempestività dell'intervento del sindaco: "non  si deve intervenire solo quando si presenta un evento sismico ma bisogna agire preventivamente", ha commentato Loiacono. Altre proposte sono state lanciate dal capogruppo delle opposizioni Ninni Cea ("Destinare a quelle popolazioni un contributo da parte di tutti i livelli istituzionali della città, che vada da un minimo pari al valore del gettone di presenza, in su") e da Angelo Delle Fontane ("Diminuire le spese superflue per la città e destinarle ai terremotati: ridurre i finanziamenti alla Fondazione Petruzzelli e le spese destinate ai festeggiamenti di fine anno"). "Per ricostruire le città c'è bisogno di ben oltre il gettone di presenza –ha dichiarato il consigliere Introna (SEL): bisognerebbe forzare il Patto di Stabilità (che non ha più ragion d'esistere, considerando che la spesa corrente non c'è più) e destinare quindi, per esempio, il 10% dell'avanzo di bilancio del Comune ai paesi colpiti dal sisma".

Il primo punto all'o.d.g. prevedeva la discussione sulla petizione popolare firmata da 1142 cittadini con la quale si chiede di dare "immediata e piena attuazione all'autonomia gestionale, finanziaria e programmatoria delle circoscrizioni, propedeutica alla nascita dei Municipi nella visione dell'area metropolitana", ma la seduta del Consiglio si è sciolta per assenza del numero legale.

martedì 5 Giugno 2012

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