Politica

Obiettivo Asl: estinzione della sanità in Puglia

Angela Arpa
D'Ambrosio Lettieri: "la riorganizzazione del sistema ospedaliero non può pregiudicare i risultati ottenuti e distruggere i reparti d'alta specializzazione"
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Le linee guida delle Asl prescrivono l’accorpamento e la riduzione ai livelli minimi assistenziali di emergenza per i reparti ospedalieri. Prossimo bersaglio: ospedale san Paolo.

La disposizione emanata in quest’ultimi giorni dalla direzione amministrativa della Asl richiede una drastica riduzione delle attività. I primari dell’ospedale San Paolo saranno costretti a limitare l’esercizio professionale ai soli livelli minimi di emergenza oltre che, invitati alla elaborazione di una pericolosa proposta, ovvero l’accorpamento di interi reparti.

Si estende, quindi, in una nuova struttura ospedaliera, l’incresciosa catastrofe che danneggia ulteriormente il sistema sanitario pugliese. All’inoperatività di numerose sezioni, svuotamento di unità, utilizzazione di personale in reparti estranei la specializzazione dell’equipe, allarme lanciato dall'Ordine dei Medici sulla carenza di organici negli ospedali, si inserisce  un clientelismo radicato che ha condotto all’immobilismo conclamato di un diritto garantito dalla Repubblica.  Per anni, nella Regione Puglia, la gestione della Sanità sembra aver radiato l'importanza e la solennità dell'atto e dell'impegno dei medici. Il Giuramento di Ippocrate cede il passo a politiche ambigue, risultando miopi.  Il governo regionale, oggi, rischia di avanzare scelte sbagliate e decisioni avventate per raggiungere un approssimativa, quanto mediocre, spicciola strategia volta ad arginare il disastro maturato durante una fascia temporale alquanto prolungata.

Il senatore del Pdl, Luigi d'Ambrosio Lettieri, sottolinea la presenza del rischio di “smantellare rovinosamente quelle realtà di alta specializzazione che costituiscono l'eccellenza in Puglia e sul territorio nazionale. Realtà faticosamente e meritoriamente costruite grazie alla tenacia, alla competenza professionale, al rigore scientifico, alle capacità organizzative e alla grande umanità verso i pazienti, di operatori che ci invidiano in Italia e all'estero".

Il segretario della Commissione Sanità di Palazzo Madama, inoltre, indica, in una nota, come "sia necessaria da parte del governo Vendola, unitamente ai vertici delle Asl, una riflessione profonda sui provvedimenti che si vorrebbero adottare nella riorganizzazione del sistema ospedaliero, che non può pregiudicare i risultati ottenuti e distruggere l'assistenza qualitativa di reparti d'alta specializzazione come, nello specifico,  la Chirurgia toracica dell'Ospedale San Paolo".

Reparto ampiamente riconosciuto dal Ministero della Salute, annoverato tra i primi tre centri nazionali del settore ed entrato nel cluster internazionale, grazie ad uno studio effettuato nel periodo 2010-2011, presentato in un “Original Article” dall’European Journal of Cardiothoracic Surgery.

L’appello di Luigi d'Ambrosio Lettieri è diretto alla “sensibilità” del presidente Vendola “…perché si taglino i sprechi veri…”.

L'allarme lanciato dall'Ordine dei Medici sulla carenza di organici negli ospedali e sulla conseguente impossibilità per il nostro sistema sanitario di garantire i livelli essenziali di assistenza, conferma tutte le nostre contrarietà alle modalità di impostazione del Piano di Rientro e deve costituire un monito per accorciare quanto più possibile i tempi di approvazione delle Piante Organiche delle Asl" – sostiene, inoltre, Rocco Palese, il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, che prosegue: "Vengono al pettine ogni giorno di più i nodi che evidenziammo all'atto della discussione del Piano di Rientro: dicemmo che andava diminuita almeno dell'1% rispetto all'anno precedente la spesa per acquisto di beni e servizi; che serviva un nuovo modello  organizzativo – gestionale; che il Piano, impostato sui tagli ai servizi e non alla spesa, lasciava inalterata e, quindi fuori controllo, la gestione delle spese del sistema. A ciò si aggiungano le tasse regionali che costano ai pugliesi 338 milioni di euro all'anno e l'assenza di Piante Organiche, strumento indispensabile per poter fotografare la situazione reale del personale e, quindi, programmare la copertura delle carenze di organici".

mercoledì 30 Maggio 2012

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