E' grande la mobilitazione dei corsisti in Medicina Generale che sono partiti oggi da Bari in 500 per Roma per protestare davanti a Montecitorio contro la loro svalorizzazione, a livello professionale ed economico, vivendo, a loro dire, una forte condizione discriminante rispetto ai colleghi specializzandi e dottorandi, esenti da tassazione su borse di studio, comunque di importo nettamente superiore.
Al centro della protesta vi sono: una borsa di studio pari a circa 11.600 euro/anno lordi, una miseria per le spese da sostenere soprattutto se confrontata con colleghi specializzandi. Tale borsa di studio è soggetta a tassazione IRPEF e IRAP, in seguito alla quale l'importo mensile netto percepito da ogni medico corsista è pari ad appena 800 euro circa. Durante l’intera durata del corso (tre anni) per i medici in formazione è inibita la libera professione, pena l’esclusione dal corso e a totale carico del medico corsista gravano inoltre le spese di assicurazione professionale e infortuni.
E' stata così indetta una Manifestazione Nazionale di protesta alle 14 di oggi in piazza Montecitorio. Il Governo, in data 19-04-2012, ha accolto tre ODG, compiendo così un primo passo per risolvere questo problema. Le richieste degli studenti di Medicina Genrale si possono così riassumere:
– detassazione della borsa di studio al pari di quanto avviene per la borsa dei colleghi specializzandi e dottorandi;
– possibilità di esercitare la libera professione al di fuori degli orari di corso;
– equiparazione della condizione dei medici del corso di Medicina Generale a quella dei medici specializzandi.
Tale opportunità rappresenterebbe un vantaggio tanto per i corsisti quanto per il Paese, le cui finanze godrebbero del gettito fiscale derivante dalla tassazione dei proventi della libera professione.
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