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Raggiunto l’accordo sulla riduzione delle tariffe idriche per i meno abbienti

La Redazione
Amati: «Entro il 20 aprile la sottoscrizione del protocollo d'intesa»
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Era il 16 gennaio 2012 quando il Presidente della Regione Nichi Vendola interveniva in uno dei tanti dibattiti avviati sulla possibilità o meno di ridurre i costi dell’acqua sostenuti dalle famiglie pugliesi, e in quell’occasione tuonuavano così le sue parole: «È indispensabile fare i conti con la realtà per non precipitare nei burroni della demagogia: sull’Acquedotto abbiamo intrapreso la strada dell’efficienza e su quella proseguiamo. Per questo non abbasseremo le tariffe».

E invece, a distanza di due mesi e mezzo e con grande orgoglio l’Assessore Amati ha annunciato ieri che è stato raggiunto l'accordo tecnico sulla riduzione della tariffa idrica.

Lo schema di lavoro approvato dai sindaci pugliesi e dall'Autorità idrica pugliese, prevede una riduzione di una parte dei consumi in materia idrica, che comprendono quindi acqua e fognatura, per tre categorie. La prima fascia interessata dalla esenzione riguarda le famiglie con un reddito ISEE inferiore a 7.500 euro, che sono in tutto 350 mila, alle quali si garantisce una fornitura equivalente a 100 litri al giorno, comprensivo dei servizi di depurazione e fognatura, pari a 36 metri cubi annui. La seconda fascia riguarda le famiglie con almeno 4 figli minori e con un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro, che sono in tutto 5.195, alle quali si garantisce una fornitura equivalente al fabbisogno di 300 litri al giorno, comprensivo dei servizi di depurazione e fognatura, pari a 110 metri cubi annui. La terza e ultima fascia, infine, riguarda i nuclei familiari in condizioni di particolare disagio o che necessitino di un significativo maggior quantitativo di acqua e con un reddito ISEE 11.600, alle quali si garantisce la fornitura idrica indispensabile per tre componenti, pari a 150 litri al giorno, comprensivo dei servizi di depurazione e fognatura, pari a 55 metri cubi.

Di contro, la Regione otterrà aumenterà il suo finanziamento per la realizzazione degli investimenti per un ammontare di 120 milioni di euro. Il tutto naturalmente riguarderà il periodo che va dal primo gennaio 2013 al 2018, anno in cui scade la gestione del Servizio idrico integrato in capo all'attuale gestore.

«Il prossimo passo – ha spiegato l'assessore – riguarderà la formalizzazione dell'accordo attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa che sarà sottoscritto entro il 20 aprile prossimo e formalizzerà il metodo prescelto, le fonti di finanziamento, il cronoprogramma, nonché l'indicazione dell'avvenuta assunzione di un ulteriore impegno su una futura revisione della dinamica tariffaria con riferimento alla differenziazione del regime ordinario».

Il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, "esprime apprezzamento per il lavoro dell'assessore Amati in relazione al raggiungimento dell'obiettivo di dare l'acqua gratis alle fasce sociali meno abbienti dei cittadini pugliesi. Ora – precisa – dobbiamo continuare sull'onda di quel percorso al quale la Puglia ha offerto un grande contributo, e cioe' l'eliminazione dalle bollette dell'Aqp, di quel 7% che corrisponde alla remunerazione del capitale investito'', nel rispetto del voto referendario che ha decretato l'acqua bene comune.

sabato 31 Marzo 2012

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